Varese | 7 Ottobre 2019

Criticità nel mondo delle bocce in provincia di Varese, “AAA Cercasi arbitro”

Il direttore di gara Silvano Farioli: "Gli arbitri non sono minimamente tutelati da nessuna delle strutture che dovrebbero costituire l’ossatura di riferimento"

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(articolo di Roberto Bramani Araldi) Non è dato sapere in quale via sia stato visto, ma sembra proprio che per le strade di Varese sia ricomparso un epigono di Diogene di Sinope, il filosofo greco vissuto tra il terzo e il quarto secolo prima di Cristo, il quale, armato della nota lanterna, sembra si stia aggirando durante le ore diurne, non per contribuire ad accrescere l’illuminazione locale – di per sé ottima –, né per cercare il fantomatico “uomo naturale” tramandato dagli scritti di Laerzio, bensì per cercare disperatamente un arbitro di bocce, specialità raffa.

Infatti sembra proprio che anche con l’inizio del nuovo anno agonistico 2019/2020 l’esigua schiera degli arbitri in servizio attivo si stia riducendo sempre più, tanto che riuscire a reperire un arbitro per le prossime numerose gare potrebbe diventare più arduo del trovare il famoso “Gronchi Rosa”, tanto ambito dai filatelici. Se nell’esercizio precedente la riduzione della pattuglia arbitrale era stata del 42%, questa volta la percentuale – sui rimasti, si badi bene! – dovrebbe salire al 50%.

Cosa stia succedendo è presto detto. Secondo Silvano Farioli, un apprezzato ed esperto direttore di gara attualmente dimissionario: “Gli arbitri non sono minimamente tutelati da nessuna delle strutture che dovrebbero costituire l’ossatura di riferimento. Lasciamo perdere l’AIAB – Associazione Italiana Arbitri Bocce – alla quale apparteniamo dal 1 ottobre 2018, ma neppure la Federazione, né le sue diramazioni periferiche ci tutelano, sia dal lato normativo, sia dal lato economico”.

Teniamo presente che un direttore di gara percepisce 50 euro al termine della competizione a lui affidata, durante la quale, se è coscienzioso e svolge la sua mansione con serietà, deve presenziare più volte nel corso delle eliminatorie serali oltre, naturalmente, alla finale. Prima ci sono da effettuare i sorteggi che reggono in seguito la manifestazione: è evidente che l’arbitro è ritenuto un ente benefico! Infine, dulcis in fundo, i rimborsi arrivano con mesi di ritardo, per cui l’arbitro deve autofinanziarsi in attesa di ricevere quanto sacrosantamente dovuto”, continua Farioli.

“Da aggiungere a queste considerazioni che risulta incomprensibile la ragione che regola le succulente prebende – spiega ancora il direttore -: se gli arbitri appartengono all’AIAB perché devono essere pagati dalla FIB? Non sarebbe non solo logico, ma addirittura scontato, che la gestione fosse unica, evitando contorte situazioni burocratiche, fonti perenni di rimbalzi di responsabilità?

E’ vero che per supportare il settore è stata creata la figura dell’Arbitro Societario, sempre dal 1 ottobre 2018. Per i deboli di memoria “questo nuovo entrato deve essere un tesserato della Società, dovrà essere segnalato al Coordinatore Arbitrale di competenza il quale dovrà inserirlo in un apposito elenco, gli Arbitri di Società dovranno utilizzare la divisa societaria con l’aggiunta del distintivo Arbitro AIAB. Il medesimo Coordinatore dovrà organizzare corsi di aggiornamento”.

Il primo corso – probabilmente l’unico, senza esami finali: evviva! – si terrà a Varese, presso la sede del Comitato, oggi, lunedì 7 ottobre 2019 – un anno dopo l’istituzione -, non è dato sapere con esattezza cosa sia successo e succeda nelle altre provincie italiche ma, sempre secondo Farioli, non pare che ci siano stati troppi primi della classe. Infine gli iscritti, considerata la trentina di Società che gravitano nel Comitato di Varese, sono solo una quindicina, provenienti in maggior parte da due Bocciofile.

Considerato che una Società organizzatrice, qualora non avesse alcun Arbitro Societario può chiederlo “in prestito” ad un’altra senza che al malcapitato venga neppure riconosciuto un contributo spese, c’è d’attendersi che tutti si precipitino ad offrire la disponibilità. Forse non è ancora chiaro che l’arbitro – o il giudice a seconda della disciplina sportiva praticata – è indispensabile, non è un orpello!

PILLOLE DI BOCCE
– Lunedì 30 settembre – Gorla Maggiore – Finali Trofeo Giuseppe Lazzaroni
1) Ferdinando Paone – Possaccio (VCO)
2) Andrea Perini – F.lli d’Italia (VA)
3) Corrado Macchi – Ternatese (VA)
4) Mario Maltempo – Manarese (CO)
Direttore di Gara – Maurizio Paglia, Arbitro Davide Garattini

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