Varese | 20 Luglio 2019

Varese: il Pronto Soccorso si unisce all’Università per favorire ricerca, innovazione e formazione

La struttura dell’Ospedale di Circolo diventa una struttura complessa a direzione universitaria con a capo il professor Walter Ageno

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Il Pronto Soccorso di Varese entra nel novero delle strutture complesse a direzione universitaria. Ad assumerne la responsabilità in qualità di facente funzione sarà il professor Walter Ageno, già responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Degenza Breve Internistica dell’Ospedale di Circolo di Varese, oltre che Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza dell’Università dell’Insubria.

Un cambiamento importante: grazie alla sinergia con l’ateneo, infatti, la gestione del Pronto Soccorso potrà avvalersi delle competenze professionali di uno dei professionisti più stimati dell’Ospedale del Circolo e della collaborazione con la Scuola di Specialità in Medicina d’urgenza, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati alla ricerca, allo sviluppo scientifico e alla formazione.

L’Università dell’Insubria, inoltre, ha istituito già dal 2014 un Centro di Ricerca in Chirurgia d’Urgenza e del Trauma con lo scopo di promuovere la ricerca applicata sulla base della vasta esperienza clinica proprio in questi due settori particolarmente strategici non solo per un Pronto Soccorso come quello varesino, ma anche per l’intera azienda.

La collaborazione con l’Università avrebbe quindi dei risvolti positivi in termini di attrattività, ma anche di innovazione, aggiornamento e di una più ampia partecipazione nel reparto di professionisti formati e in formazione, come avviene già per tutte le strutture dell’azienda oggetto di convenzione con l’ateneo. La presenza degli specializzandi, in particolare, oltre a supportare l’organico in servizio in uno dei campi in cui è più evidente la carenza di specialisti, contribuirà a garantire una maggiore copertura del turnover.

“Si è scritto molto sulla carenza di medici a livello nazionale – tiene a sottolineare il professor Giulio Carcano, presidente della Scuola di Medicina dell’Insubria– Per quel che ci riguarda abbiamo ricevuto una duplice risposta: a livello ministeriale sono stati riconosciuti al nostro ateneo otto posti per la Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza, a cui si aggiunge il contributo di Regione Lombardia che ha finanziato altre otto borse di studio per la formazione di giovani medici, sancendo così di fatto il ruolo del nostro ateneo e dell’ASST dei Sette Laghi nella formazione dei professionisti per il futuro”.

Grazie alla sinergia con l’Insubria ci proponiamo di tradurre quella che per la nostra Azienda è da anni una situazione critica in un punto di forza che ha già delle basi ben solide. – spiega il direttore generale dell’ASST, Gianni Bonelli – La collaborazione ci consentirà di far evolvere il modello organizzativo per la gestione dell’emergenza all’interno dell’Ospedale del Circolo rafforzando ancora di più l’integrazione tra il Pronto Soccorso e l’unità di degenza già diretta dal professor Ageno.

L’auspicio è che il modello così evoluto, unitamente al supporto scientifico fornito dalla componente accademica, oltre ad altre misure organizzative che si stanno mettendo a punto, si traducano presto in un beneficio per i pazienti, ovvero in una riduzione dei tempi di permanenza nei locali del Pronto Soccorso e in una conseguente diminuzione degli episodi di sovraffollamento.

Colgo l’occasione per ringraziare il dottor Bianchi per l’impegno profuso in queste settimane per la gestione di una situazione davvero difficile e con lui tutta l’equipe di professionisti e operatori sanitari che quotidianamente sono in prima linea per offrire un servizio vitale per la salute della popolazione”, conclude Gianni Bonelli.

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