Sestri Levante | 6 Giugno 2019

“Camminando s’apre un cammino”, in tanti anche dalla provincia di Varese al ritiro per cattolici LGBTI

Un centinaio di persone, arrivate anche dal nostro territorio, si sono ritrovate dal 31 maggio al 2 giugno in Liguria, al ritiro dell’associazione Tenda di Gionata

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Si è svolto dal 31 maggio al 2 giugno il ritiro “Camminando s’apre un cammino” promosso dall’associazione Tenda di Gionata e rivolto a cattolici LGBTI, genitori e operatori pastorali. 

Ben 107 persone provenienti da tutta Italia, anche dalla provincia di Varese (il più giovane un 23enne, il più anziano un sacerdote di 79 anni) si sono ritrovate presso la Casa di Spiritualità della Madonnina del Grappa fondata da padre Enrico Mauri a Sestri Levante in Liguria.

Nel corso di questi giorni, si sono alternati momenti di preghiera e meditazione, a momenti di svago come le passeggiate sul lungomare di Sestri, le camminate sul promontorio e il bagno in mare in quello che è stato il primo fine settimana baciato dal Sole. Persone di diversa provenienza geografica, ma uniti dalla fede nel Signore si sono ritrovate in questo ritiro-pellegrinaggio che è stato un momento di crescita umana e spirituale per tutti.

Sotto la guida di diversi parroci e con alcuni spunti offerti dalla psicoterapeuta Alessandra Bialetti, i partecipanti a questa tre giorni si sono potuti confrontare in gruppi e nei momenti di plenaria sui temi della fede e dell’omosessualità.

Molte belle le testimonianze di un padre di un ragazzo gay e di un giovane credente omosessuale che svolge molte attività in parrocchia e nel sociale. Il clima che si è respirato è stato di grande accoglienza, umanità e misericordia ed è stato molto bello il dialogo intergenerazionale che si è creato.

Grazie all’opera di arcivescovi come Cesare Nosiglia a Torino, Matteo Zuppi a Bologna, Corrado Lorefice a Palermo e vescovi come Antonio Napolioni a Cremona, Francesco Beschi e Bergamo e alle aperture del vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca, che fanno da apripista su questi temi per tutta la Chiesa italiana, grazie all’atteggiamento della CEI presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, la posizione della Chiesa non è cambiata nella dottrina ma nell’atteggiamento maggiormente inclusivo verso le persone omosessuali.

A Milano esiste il Gruppo de “Il Guado” e quello de “La Fonte” che sono gruppi in cui i credenti omosessuali si ritrovano a pregare e condividere la vita di fede. Questo è dovuto in gran parte al pontificato di Papa Francesco, che disse anche la frase tanto evangelica quanto rivoluzionaria “Chi sono io per giudicare un omosessuale che crede?”. Ma già l’allora cardinale Joseph Ratzinger nelle indicazioni pastorale quando era prefetto dell’ex Sant’Uffizio scrisse nei documenti ufficiali che verso le persone omosessuali ci vuole accoglienza e rispetto.

Le conclusioni di questo ritiro sono sicuramente due: si può benissimo essere gay e cattolici praticanti ed è necessario, come titola il libro del padre gesuita statunitense James Martin, molto stimato dal Papa, costruire un ponte bidirezionale tra la Chiesa e le persone LGBTI.

Per informazioni è possibile visitare il sito Progetto Gionata.

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