Riccardo è nato lo scorso 3 aprile all’Ospedale di Cittiglio. Alla gioia dei genitori, però, si è contrapposta una grande preoccupazione: il piccolo, infatti, non stava bene. Allora mamma e papà si sono affidati al personale medico di Cittiglio per capire in modo più approfondito cosa avesse.
Così il neonato è stato prima trasferito all’Ospedale di Circolo di Varese e successivamente all‘Ospedale Civile di Brescia, dove, dopo tanti accertamenti ed esami, gli è stata diagnosticata una rara malattia: l’atresia alle vie biliari, una rarissima patologia che colpisce un bambino ogni dieci-quindicimila e che porta il fegato in cirrosi.
Si tratta di una patologia infiammatoria dei dotti biliari del periodo neonatale, che porta all’obliterazione delle vie biliari extraepatiche, sostituite da un denso tessuto fibroso, e da un coinvolgimento progressivo dei dotti biliari intraepatici. Le cause di questa patologia sono tutt’oggi sconosciute ed è una malattia che non può essere diagnosticata prima della nascita. Fortunatamente esiste un intervento, molto complesso, che può bloccare la malattia e grazie alla capacità del fegato di rigenerarsi, a un bambino su quattro può risolvere definitivamente il problema, mentre gli altri dovranno subire un trapianto epatico.
Grazie al professor giapponese Kasai, quello bresciano, nel quale Riccardo ancor oggi è ricoverato, è diventato un centro di riferimento nazionale e vanta ad oggi in questo campo un’esperienza di oltre 30 anni, con una casistica di 311 pazienti.
Così, il bar “Il Covo” di Cassano Valcuvia ha organizzato sabato 8 giugno una raccolta fondi per Riccardo e per tutti i bambini con patologie rare, con l’obiettivo di dare una mano alla ricerca. Una serata all’insegna della solidarietà e della condivisione per sostenere Riccardo e tanti altri neonati.
© Riproduzione riservata
Vuoi lasciare un commento? | 0