Milano | 12 Maggio 2019

Centinaia di migliaia gli Alpini che invadono Milano per la grande adunata del centenario

Il capoluogo lombardo ha accolto, secondo gli organizzatori, circa mezzo milione di persone. Un corteo lungo 2,3 chilometri, tutta la città protagonista

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Non meno di 90000 gli alpini hanno sfilato oggi a Milano, sono ancora stime nell’immediatezza della festa, e alcune centinaia di migliaia le persone affluite per l’occasione nel capoluogo lombardo. Uno spettacolo al quale hanno partecipato in tanti, non solo da tutta la provincia di Varese, ma da tutta Italia, compresa la ministra della Difesa Elisabetta Trenta e il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Sin da questa mattina, gli alpini in città sono aumentati con il passare delle ore: le aree attrezzate ospitano 10 mila persone e sono al completo, gli insediamenti “autonomi” sono numerosissimi, così come gli alpini alloggiati in parrocchie e oratori. “La stima di 500 mila presenze — sottolineano gli organizzatori — è credibile, anche perché molti sono arrivati in giornata”.

Protagonista indiscusso, il corteo lungo circa 2,3 chilometri, che si è mosso per scaglioni nel corso di tutta la giornata. Ad aprire la filata la prima Fanfara militare, seguita dai reparti alpini di formazione con bandiera e da ufficiali e sottufficiali delle truppe in servizio. Nel primo “blocco” anche gli atleti paralimpici alpini e una rappresentanza delle crocerossine, corpo ausiliario delle forze armate con tanto di gradi militari. A seguire le delegazioni in ordine decrescente di lontananza da Milano.

Tanti, tantissimi, invece, circa 120mila, quelli che hanno visitato la cittadella degli alpini dove, nel parco del Sempione, hanno fatto mostra di sé gli assetti dell’Esercito e della protezione civile dell’ANA. Per la prima volta in mostra assieme, le specialità dual use delle Truppe Alpine e dell’ANA, hanno mostrato ai visitatori i loro mezzi, i loro materiali e raccontato le loro tante storie di servizio. Aperta al pubblico dal venerdì con un prologo per le scuole il giovedì nell’area del parco Sempione domenica il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha voluto esserci per incontrare i suoi uomini, per vedere assieme ai cittadini le professionalità della Difesa.

Al taglio del nastro il Generale Berto, Comandante delle Truppe Alpine, e Sebastiano Favero, Presidente dell’ANA che, nel rivolgersi alle già tante persone presenti hanno sottolineato la capacità di operare in sinergia, due facce della stessa medaglia, anche nell’affrontare le emergenze piccole e grandi.

Spesso sul campo assieme (come nell’emergenza neve nel 2017 o a Rigopiano) l’Esercito e l’ANA stanno sviluppando le squadre di soccorso integrato dove lavorano assieme alpini in armi e alpini in congedo. Un assetto a cui guarda con interesse il dipartimento di Protezione civile alla prima esercitazione sul terreno effettuata l’anno passato, presente all’Adunata con il capo dipartimento Borrelli.

Ma oltre alla Cittadella, il coinvolgimento delle Truppe Alpine dell’Esercito all’Adunata di Milano ha visto la bandiera di Guerra e tre compagnie del 5° reggimento alpini di Vipiteno alpini nato, nel capoluogo lombardo, nel 1882.

Oggi, accanto alle migliaia di alpini in armi e i congedo a sfilare, anche i vertici della Difesa, il Ministro ma anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Enzo Vecciarelli e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A. Salvatore Farina.

Nel commentare, con orgoglio, l’Adunata, il Gen. C.A. Berto ha detto: “Sono soldati al quadrato gli alpini, soldati che, forgiati nel corpo, nell’esperienza, ma soprattutto nello spirito dalle difficoltà, sono in grado di operare in montagna uno degli ambienti più duri e selettivi. L’esperienza e l’addestramento che la montagna ci permette fa, di ogni alpino, un soldato eccezionale per capacità e spirito di sacrificio, pronto a fare il proprio dovere dalle sabbie dell’Afghanistan al fango delle alluvioni”.

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