Canton Ticino | 4 Aprile 2019

Antidroga Ticino, nel 2018 cocaina ed eroina nel mirino

La Polizia Cantonale comunica i dati delle inchieste svolte durante lo scorso anno dall'Antidroga, tante soprattutto le indagini per traffici di eroina e cocaina

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Il 2018 della Sezione antidroga (SAD) della Polizia Cantonale è stato in particolare contraddistinto da diverse inchieste relative a traffici di eroina e cocaina. Per quanto riguarda i sequestri di droga, in gran parte riconducibili a stupefacenti in transito, nel 2018 la collaborazione tra la SAD e i suoi partner ha permesso di intercettare 90 chili di marijuana (75 nel 2017), 4.5 chili di cocaina (26), 28 chili di eroina (14), 109 chili di hashish (38) e 3 mila piante di canapa (2.369).

Le persone denunciate per reati concernenti la Legge federale sugli stupefacenti sono state complessivamente 1.723 (1.880 nel 2017), di cui 286 minorenni (347). Gli arresti hanno raggiunto quota 111 (138), mentre le morti per overdose sono state 6 (5).

Anche il Ticino è confrontato con un grado di purezza sempre più elevato della cocaina spacciata: i campioni analizzati, relativi ai sequestri avvenuti nel nostro Cantone e in gran parte di quelli romandi, hanno infatti evidenziato un aumento della sua purezza con una percentuale media del 60%. Quella dell’eroina resta invece stabile a circa il 25%.

A livello internazionale si rileva che il commercio di stupefacenti è in continua crescita, sia per quanto riguarda i quantitativi sia in relazione alla varietà di nuove sostanze. Nell’ultimo rapporto delle Nazioni Unite viene segnalato un aumento del 65% della produzione mondiale di oppio, che ha raggiunto le oltre 10 mila tonnellate, e livelli mai registrati per quella della cocaina, stimata in poco più di 1.400 tonnellate.

In Ticino gli importanti risultati ottenuti nell’ambito del contrasto al traffico di stupefacenti sono il frutto dell’attiva collaborazione con i principali partner della SAD ossia le Guardie di confine, le polizie comunali, la Polizia dei trasporti e la Fedpol. Nel 2018 non vi sono stati cambiamenti degni di nota nelle modalità dello spaccio e del consumo, resta infatti costante la presenza di spacciatori albanesi, attivi soprattutto nella vendita di eroina che, approfittando dello stato di bisogno e della connivenza dei tossicodipendenti locali, vengono da loro ospitati in cambio di sostanza stupefacente.

Nonostante i numerosi arresti e le consistenti quantità di droga sequestrate, è stato chiaro purtroppo che le organizzazioni al vertice del traffico hanno proseguito imperterrite e in maniera costante la loro illecita attività, continuando ad inviare nel nostro Cantone persone, in gran parte giovani nullafacenti e indigenti, con l’obiettivo di rimpiazzare gli spacciatori arrestati. Anche la presenza sul territorio cantonale di trafficanti dominicani, attivi soprattutto nello spaccio di cocaina, è pressoché costante, con spacciatori pronti a prendere il posto di quelli posti fuori circolazione dalle inchieste.

In relazione ai consumi, la situazione è sostanzialmente stabile: a farla da padrone è sempre la canapa con i suoi derivati, seguita dalla cocaina, ed è stabile anche il consumo di eroina. Sempre attuale la presenza di politossicodipendenti, dediti al consumo di più sostanze stupefacenti contemporaneamente, in particolare cocaina ed eroina.

Tra le indagini più significative che hanno contraddistinto il 2018 si evidenzia un’inchiesta riguardante un traffico di cocaina nel Mendrisiotto nel corso della quale sono stati arrestati due cittadini albanesi, attivi nello spaccio nella regione e nelle discoteche di Lugano. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire una vendita di almeno un chilo di cocaina e di sequestrarne all’incirca 300 grammi.

Un’indagine relativa a cittadini albanesi e tossicodipendenti residenti nel Luganese che li ospitavano nei loro appartamenti ha permesso di identificare e arrestare un cittadino albanese residente in Ticino, che si occupava di trovare gli alloggi ai suoi connazionali dediti alle attività illecite di spaccio. In totale sono state arrestate oltre 10 persone ed è stato ricostruito un traffico di almeno 1,2 chili di eroina, sostanza prevalentemente spacciata nella regione.

Sempre per spaccio nel distretto, un’altra indagine ha permesso di arrestare un cittadino albanese trovato in possesso di 460 grammi di eroina. Nel Locarnese è stata condotta un’inchiesta che ha portato all’arresto di 6 persone residenti nella regione e nel Bellinzonese che, agendo insieme, hanno trafficato oltre un chilo di cocaina.

In primavera in un rustico in Valle di Blenio sono stati sequestrati oltre 100 chili di hashish, 200 grammi di cocaina, 10 chili di marijuana e 285 piante di canapa. A giugno, in due distinte circostanze, sono state fermate a Chiasso dalle Guardie di confine un’auto con targhe confederate che stava trasportando circa 12 chili di eroina, e una con targhe albanesi con occultati circa 11 chili di eroina, verosimilmente destinati al mercato germanico. Da segnalare pure un’inchiesta che ha permesso di appurare l’emissione di diverse centinaia di schede SIM intestate a persone fittizie, in parte anche utilizzate per compiere reati. Questo grazie alla complicità di alcuni dipendenti addetti alla loro vendita, effettuata prevalentemente per strada.

Nel corso dell’anno sono stati sequestrati circa 160 mila franchi e circa 160 mila euro, denaro in parte rinvenuto in occasione di perquisizioni operate dalla Sezione antidroga e in parte grazie ai controlli delle Guardie di confine ai valichi doganali. La Legge federale sugli stupefacenti prevede la procedura della multa disciplinare canapa: nel 2018 ne sono state comminate 859 (969 nel 2017).

Infine, nel Sopraceneri vi è stato un aumento di coltivazioni di canapa con tenore di THC inferiore all’1%, nonché l’incremento in Ticino dei negozi dediti alla vendita di prodotti derivati che, in quanto conformi alla Legge federale sulle derrate alimentari, possono essere venduti senza autorizzazione.

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