Canton Ticino | 11 Febbraio 2019

Allarme processionaria: ecco cosa fare se si avvista in Ticino

Il Dipartimento del territorio comunica che nelle prossime settimane si potranno osservare i primi spostamenti delle pericolose larve. Tutte le indicazioni utili

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Il Dipartimento del territorio, in accordo con l’Ufficio del medico cantonale, comunica che nelle prossime settimane in alcune aree del Cantone Ticino si potranno osservare spostamenti di larve pelose di lepidotteri (bruchi) lungo i tronchi degli alberi e sul terreno, sia in giardini sia in bosco.

Si tratta della Processionaria del pino, una farfalla le cui larve si sviluppano sulle conifere, in particolare i pini, arrecando danni alle piante e causando reazioni cutanee irritative e allergiche, a volte gravi a persone e animali reazioni.

Le larve sono presenti sulle piante dall’autunno fino alla primavera e una volta raggiunta la maturità, scendono lungo i tronchi in lunghe file fino al suolo, dove si interrano per trasformarsi prima in crisalide e poi in adulto, durante l’estate.

Mentre in autunno risulta difficoltosa l’individuazione dei primi nidi, nel periodo invernale la presenza di questo insetto si nota facilmente grazie alla vistosità dei grossi nidi biancastri di svernamento, costruiti sulla parte più soleggiata delle chiome delle piante ospiti. Le larve mature hanno capo nero e corpo grigiastro, su cui spicca il rosso fulvo dei ciuffi di peli urticanti e lateralmente sono presenti lunghi peli biancastri e il colore tende al giallastro.

Nel corso di forti attacchi, i pini colpiti possono essere completamente privati degli aghi e le infestazioni ripetute possono indebolire le piante e predisporle a successivi attacchi di insetti e patogeni di debolezza. Le infestazioni di Processionaria del pino rivestono una non trascurabile importanza igienico-sanitaria, perchè a partire dal terzo stadio larvale le larve portano sul dorso peli urticanti che possono essere facilmente liberati nell’aria e trasportati dal vento. Questi peli urticanti possono causare dolorose infiammazioni se vi è un contatto con la pelle e anche gravi reazioni se inalati.

Per proteggersi da questa minaccia è sicuramente fondamentale non avvicinarsi e non sostare sotto piante infestate e tenere i cani al guinzaglio nelle zone di presenza dei nidi, raccomandare ai bambini di non toccare i bruchi in fila e infine non tentare di distruggere i nidi con mezzi artigianali, poiché ciò favorisce la diffusione nell’ambiente dei peli urticanti. Infine è bene lavare abbondantemente frutti e prodotti di orti in prossimità di pini infestati.

In caso di contatto di persone o animali domestici generalmente è sufficiente lavare la pelle con acqua e sapone, e per asportare i peli ancorati alla pelle si può usare del nastro adesivo. In caso di forte prurito la polvere di talco mentolato calma la pelle, mentre le situazioni di reazione allergica generalizzata con sintomi respiratori, di congiuntivite causata dal contatto di peli urticanti con gli occhi, o ancora di ingestione di peli o larve, richiedono l’intervento medico. In caso di contatti accidentali con larve o nidi è consigliato manipolare gli indumenti con guanti e lavarli a temperatura non inferiore a 60°, fare una doccia ed evitare di grattarsi.

Per quanto riguarda i giardini si consiglia di eliminare i nidi, proteggendosi in modo adeguato con guanti e vestiti lunghi e eventualmente mascherine, tagliando i rametti sui quali si trovano i nidi, assicurandosi che all’interno vi siano ancora le larve e immergendoli in acqua molto calda contenente abbondante sapone di Marsiglia: in questo modo le larve vengono completamente annientate. Particolare attenzione deve essere prestata alla sicurezza durante questa operazione e si consiglia di affidare queste mansioni a personale qualificato.

La Legge federale sulle foreste vieta l’uso di qualsiasi prodotto antiparassitario nel bosco e in casi particolari e limitatamente al bosco si consiglia di contattare l’Ufficio forestale di circondario più vicino e di verificare la situazione con i forestali che proporranno ai proprietari delle misure adeguate. Il Dipartimento del territorio ricorda infine che i Municipi sono competenti per l’adozione dei provvedimenti che si rendessero necessari a tutela della salute pubblica.

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