Sono passati tre anni dal primo progetto sociale della squadra di calcio femminile di Luino, e L’intento è ormai noto: cercare di contrastare le ingiustizie sociali attraverso lo sport.
La prima esperienza è stata con Roberta Donati e l’associazione “No violenza donna”, che ha aperto gli occhi alle ragazze sulla considerazione oggi parecchio diffusa riguardo al mondo femminile, e su quanto bisogna battersi perché questo modo di pensare cambi. Purtroppo la violenza sulle donne non è l’unica a manifestarsi.
A ottobre un’altra donna ha bussato allo spogliatoio di via Puccini 7/a. Si tratta di Anna Marsella, presidentessa dell’associazione contro il bullismo “Anemos“. Il bullismo è una realtà sempre presente, tra coetanei, a scuola e soprattutto nello sport. Quante bambine abbandonano prematuramente il calcio perché le compagne le escludono o non passano loro la palla?
“In Italia un ragazzo su due è vittima di bullismo – prende la parola il capitano del team lacustre, Elisa Broido -. In una squadra giovane come la nostra abbiamo il dovere di schierarci dalla parte giusta e aiutare dove possiamo”. “Non è un argomento semplice – continua l’altro capitano, Alessandra Mancuso – non si tratta solo delle giovani giocatrici ma anche delle mamme. Nella nostra rosa ci sono molte mamme, alle quali è giusto dare la serenità di mandare i propri figli in posti dove possono divertirsi, non sentirsi esclusi. Se possiamo fare qualcosa, noi ci siamo”.
Domenica 25 novembre, a Maccagno, si è tenuta una manifestazione contro il bullismo alla quale le Ladies non hanno potuto partecipare per impegni di campionato. La squadra, tuttavia, sta attivando varie iniziative per portare l’attenzione sull’argomento e tra queste c’è la realizzazione di un video a tema. Il 7 febbraio, inoltre, si celebra la giornata contro il bullismo, e per la ricorrenza le ragazze di mister Marin scenderanno in campo con il fiocco blu accanto a quello rosso.
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