Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha risposto ieri in Commissione lavoro all’interrogazione del deputato 5 stelle Niccolò Invidia e del portavoce Giovanni Currò sul trattamento disoccupazione dei frontalieri, tema molto sentito sia in Lombardia, sia in Piemonte.
L’interrogazione, secondo Invidia, avrebbe dovuto fornire delle risposte attese da parecchi anni, per l’esattezza dal 2009, quando la Svizzera versò circa 300 milioni, frutto anche dei contributi dei frontalieri, all’INPS per il fondo speciale di disoccupazione dei frontalieri, come normato dalla legge 147/1997.
Essendo questa somma stata inserita nella contabilità separata per i frontalieri, il M5S ha chiesto quindi di capire come mai i frontalieri oggi percepiscano la Naspi invece dell’indennità speciale proveniente da questo fondo fatto ad hoc.
Con la risposta del sottosegretario Durigon, Invidia sottolinea che il governo ha fornito, dopo un decennio di silenzio, un’importante delucidazione sui 300 milioni del fondo speciale di disoccupazione nelle casse dell’Inps.
“Sostanzialmente ci viene detto che i lavoratori frontalieri ricevono la Naspi (e non più purtroppo il sussidio previsto dalla legge 147/97) utilizzando il fondo speciale. Ci viene poi detto che questo fondo di 300 milioni viene e verrà utilizzato solo sui corretti destinatari, i frontalieri. Inoltre viene assicurato l’impegno del governo a lavorare su questo tema per garantire la migliore tutela possibile. Un buon punto di partenza, ma sia io che Giovanni Currò non siamo ancora soddisfatti su questa vicenda, dunque presto ci saranno nuove iniziative per migliorare la condizione dei frontalieri disoccupati”, conclude Invidia.
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