Maccagno con Pino e Veddasca | 23 Novembre 2018

Traffico internazionale di armi scoperto a Zenna: al via il processo d’appello per un ex militare

L'uomo era stato condannato in primo grado a otto anni dopo un'indagine partita da un controllo alla dogana. Nelle sue case deteneva un arsenale

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Sarebbe connesso ad un comportamento influenzato da “accumulazione compulsiva” l’ampio arsenale rinvenuto tempo fa nelle abitazioni di un cinquantaseienne siciliano, ex sottufficiale dell’Esercito, condannato dal Tribunale di Varese a otto anni di carcere, e ad una multa di 23mila euro, perché illecitamente in possesso di numerose armi da guerra e munizioni di vario calibro.

E’ questa la motivazione espressa dal legale dell’uomo in aula, nell’ambito del processo d’appello che vede imputato l’ex militare. L’avvocato, come riporta oggi il quotidiano La Prealpina, ha argomentato circa l’erronea determinazione ed eccessività della pena, puntando inoltre sulla concessione delle attenuanti generiche, rispetto a quanto stabilito dalla sentenza di primo grado a conclusione di un indagine scattata nella primavera di undici anni fa e culminata con il sopralluogo della Guardia di Finanza nelle due case del 56enne, rispettivamente a Novara e a Lentini (Siracusa), luoghi in cui l’armamentario era custodito.

Tutto ebbe inizio con una perquisizione effettuata al valico di Zenna su una station wagon Fiat, ricorda oggi il quotidiano locale. Gli uomini delle Fiamme Gialle di Luino, scovarono nel vano del veicolo una mitraglietta di fabbricazione italiana, ma con assemblaggio svizzero, dotata di un lungo silenziatore irregolare e di ben 1500 munizioni. Il controllo si spostò successivamente dalla dogana al domicilio del corriere alla guida del mezzo, sito a Brissago Valtravaglia. Qui, all’interno di una vetrina, gli uomini della Guardia di Finanza ritrovarono un intero set bellico di illecita provenienza, composto da due fucili a pompa, due baionette e circa duemila munizioni.

Ma è da ulteriori riscontri circa i contatti del corriere che i militari giunsero ad individuare altre quattro persone coinvolte nel giro. Tra queste anche il 56enne, poi condannato per traffico internazionale di armi. La sentenza di appello è attesa per la metà del prossimo gennaio.

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