Luino | 26 Settembre 2018

Luino, “Quando una campagna anti rumore?”. L’appello alle istituzioni di un lettore

Una lettera aperta ai sindaci del Luinese, ai comandanti di Carabinieri e Polizia. Ai vigili urbani dei comuni dell'Alto Varesotto

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Sensibilizzare i cittadini e creare nuove forme di collaborazione tra amministratori e forze dell’ordine per contrastare un fenomeno diffuso e fastidioso: l’inquinamento acustico prodotto principalmente da moto e scooter.

La riflessione attorno alla problematica arriva da un messaggio recapitato alla redazione da un lettore, il quale partendo da alcuni esempi concreti provenienti da altre zone del nord Italia, ma non solo, propone alla comunità una vera e propria campagna anti rumore.

Tra le sue considerazioni ci sono infatti alcuni richiami a quanto avvenuto negli scorsi anni tra i confini comunali di Susa, in provincia di Torino, dove il sindaco e le forze di Polizia (Locale, Stradale, Carabinieri, con il coinvolgimento attivo anche da parte della Guardia di Finanza), hanno attuato un’azione coordinata per monitorare il livello di rumorosità delle marmitte di motociclette e motorini, arrivando ad individuare situazioni da sequestro del mezzo e limitando così la diffusione del fenomeno. Analoghi risultati sono stati raggiunti anche a Gubbio e a Verona, dove i vigili hanno condiviso con il personale del Settore Ambiente l’utilizzo di uno strumento denominato “fonometro“, impiegato per quantificare il livello di inquinamento associato in particolare ai motori truccati, divenuti poi oggetto di multe e sanzioni.

Traguardi concreti che tra il 2011 e il 2015 hanno portato benefici ai residenti, soprattutto quelli che vivono a ridosso delle aree centrali, e che per il nostro lettore sono destinati a fare scuola anche nel Luinese, se connessi ad un adeguato e utile confronto tra le parti. Sulla base di queste premesse, alleghiamo di seguito il testo della sua missiva in forma integrale.

In mille occasioni ci troviamo ad esaltare le meraviglie del nostro territorio. Proviamo spesso grande gioia nell’ammirare tramonti spettacolari e paesaggi talvolta incantati, ma troppe volte subiamo il trauma di una violenta accelerata di qualche moto con poca marmitta, anche di notte.

Da cittadino, scrivo queste righe per sollecitare un piano di lotta al rumore. Il piano potrebbe essere messo a punto da voi, nostri tutori ai quali il territorio è affidato.

A livello di sicurezza, sono convinto che da sempre stiate facendo un ottimo lavoro. Ma il rumore e la velocità eccessiva perché qui da noi non vengono contrastati? Avete mai provato ad avvicinarvi ad un istituto scolastico in orario di chiusura?

Non credo che alcuni ‘nostri’ motociclisti potrebbero entrare nella vicina Svizzera impunemente, ma anche in Italia il Codice della Strada prevede pesanti sanzioni, come riportato nello specifico all’articolo 78. Non è ammesso modificare i tubi di scarico di moto e motorini per viaggiare producendo un fracasso inaccettabile.

Per il Codice Penale, inoltre, l’inquinamento acustico è vietato, ed infatti l’articolo 2 della legge 447 del 1995 inquadra l’inquinamento acustico nel seguente modo: ‘L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno, o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi’.

Procedere con formidabili accelerate, magari nel cuore della notte, è di grande disagio per noi cittadini e le volontà congiunte dei tutori locali, in molte altre zone del paese, hanno concordemente ed efficacemente dichiarato guerra al rumore. Spero che i tutori del territorio vogliano valutare queste note e mettere a punto un tavolo di lavoro per un’azione coordinata che inizi magari con una campagna di informazione.

Questo è il mio pensiero e spero proprio che altri cittadini lo condividano.

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2 risposte a “Luino, “Quando una campagna anti rumore?”. L’appello alle istituzioni di un lettore”

  1. Mauro Maurizi ha detto:

    La Polizia Stradale fa già controlli sugli scarichi e non serve alcun fonometro. Per farlo viene verificato se lo scarico è originale. Le modiche sono ammesse sono con altro scarico omologato di cui si deve avere il documento.

  2. Paolo Buonfino ha detto:

    Grazie per l’informazione. Certo, leggi e regolamenti ci sono ma se poi molti non li rispettano a spese del nostro udito, di giorno e di notte, questi servono a poco.
    Potremmo appellarci all’educazione civica ma in questo caso il problema diverrebbe poi troppo complesso. Credo proprio che sarebbe utile eseguire controlli mirati (con o senza il fonometro) ed ecco perché penso che una Campagna Anti Rumore – Interforze – non potrebbe che far del bene all’ambiente e… al nostro riposo.

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