Roma | 24 Luglio 2018

Bianchi deposita il Progetto di Legge “Aree di Confine”: “Sostenere le imprese nostra priorità”

Il deputato leghista ieri ha depositato alla Camera il Progetto di Legge proposto da Confartigianato Imprese Varese per il territorio luinese e il confine con il Ticino

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“Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 23 luglio, ho depositato alla Camera il Progetto di Legge ‘Aree di Confine’. Come avevo annunciato all’insediamento della nuova Legislatura, tra le priorità della Lega c’è la tutela delle nostre imprese e il conseguente rilancio dell’economia del territorio”. Il Deputato del Carroccio, Matteo Bianchi, ha quindi dato il via all’iter per il varo della legge, che rappresenterà molto più di una boccata d’ossigeno per le imprese del Nord del Varesotto, ma sarà uno strumento rivoluzionario.

Il Progetto di Legge “Aree di Confine”, proposto da Confartigianato Imprese Varese, punta a rispondere alle criticità sollevate dalle imprese manifatturiere del Luinese e dei territori limitrofi confinanti con il Canton Ticino. La principale misura prevista è l’introduzione di un regime fiscale incentivante a beneficio dei lavoratori italiani residenti entro i venti chilometri dal confine e occupati nelle imprese del Luinese con sede entro il medesimo perimetro.

Un sistema per evitare la fuga di lavoratori e professionisti qualificati oltreconfine. “L’obiettivo è quello di evitare la fuga delle professionalità più valide e della manodopera più qualificata oltreconfine. Il principio prevede l’applicazione di uno sgravio fiscale, in modo che lo stipendio netto dei lavoratori sia più alto”, sottolinea ancora l’onorevole Bianchi.

“La piccola e media impresa rappresenta l’ossatura del nostro Paese, le fondamenta sulle quali si regge l’Italia. Il dovere di chi è al Governo è quello di sostenerla in tutti i modi possibili”, conclude Bianchi.

Negli ultimi anni, infatti, diverse sono state le aziende che hanno chiuso i battenti sul territorio luinese, dalla IMF alla Itraltrasfo, fino ad arrivare alla Masci di Germignaga. Numerosi i dipendenti licenziati e costretti a cercare un altro lavoro, tra chi si è dovuto spostare e chi, invece, sta cercando ancor oggi un’occupazione.

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