Nella primavera del 2010, il Tavolo per la Competitività e lo Sviluppo della provincia di Como ha costruito e approvato il rilancio della provincia di Como, a partire dalla filiera nautica, in ragione del suo valore. Il lavoro, preso in carico da un gruppo specifico composto dalle istituzioni locali, dalla Camera di Commercio e dalle associazioni imprenditoriali e sindacali, che ha visto anche il coinvolgimento delle organizzazione del territorio lecchese, doveva analizzare le potenzialità e gli strumenti di sviluppo della filiera nautica. È nato così, nel marzo 2011, il “Patto per il lago di Como, il Ceresio e i laghi minori”.
Lo scorso anno, con il progetto “ResiLario”, il tema centrale è diventato la risorsa-lago a 360°, fondamento del sistema sociale ed economico tanto per la popolazione quanto per il turismo. Un lavoro che ha portato i componenti del Patto ad alzare ancora di più lo sguardo sul territorio e a maturare una diversa consapevolezza del ruolo da giocare per il suo sviluppo.
Dunque, per salvaguardare e tutelare il patrimonio del lago di Como, il metodo migliore da adottare è stato ritenuto essere quello di una governance informale ma autorevole che sappia raggiungere gli obiettivi prefissati e le iniziative proposte, che sia in grado di creare una rete che inglobi tutti i soggetti interessati (a vantaggio di tutti) e che rappresenti il luogo. Perseguire con continuità il modello consente poi di impostare strategie nel medio e lungo periodo.
I sottoscrittori del Patto si impegnano da oggi al perseguimento degli obiettivi condivisi e alla realizzazione delle strategie stabilite, in coerenza con le proprie funzioni. In particolare si impegnano a collaborare per identificare le migliori strategie di gestione della risorsa lago, partendo dai principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica ed a condividere le iniziative che consentano di rispondere adeguatamente alle esigenze del territorio, ai fini di uno sviluppo sostenibile dello stesso e della promozione del suo patrimonio naturalistico, storico, artistico, culturale e turistico.
Per l’attuazione del Patto è stata costituita una segreteria tecnica, con il compito di attivare e coordinare la circolazione delle informazioni tra le parti contraenti. La segreteria identificherà periodicamente le iniziative da attuare, condividendo gli obiettivi specifici, i soggetti coinvolti, le attività e la relativa tempistica.
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