Somma Lombardo | 4 Giugno 2018

Da giovedì il via ad un connubio tra equitazione e bocce per atleti disabili

Quattro giorni di sport con il XII Meeting Internazionale Città di Somma Lombardo. La specialità della petanque nel suggestivo regno del brugo. Ecco come nasce l'idea

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(Roberto Bramani Araldi) L’idea brillante nasce talvolta in modo imprevedibile, germoglia, quasi bocciolo primaverile, come naturale attesa di cambiamento, di fuga dal torpore invernale, per concretizzarsi grazie alla volontà e all’impegno degli uomini.

Un giorno all’architetto Gaetano Brandini, appartenente al GEB, Gruppo Equestre della Brughiera, che ormai da anni organizza il Meeting Internazionale di Paradressage Città di Somma Lombardo, tramite l’assiduo impegno di Danilo e Diana Maestrello, immaginò di affiancargli lo sport delle bocce, sempre riservato agli atleti disabili.

Le bocce nella Brughiera? Sembrava non solo un azzardo, il cosiddetto libro dei sogni, ma come si poteva pensare d’inserire in un ambiente naturale fra i più suggestivi, regno del brugo, la graminacea caratteristica del luogo – da cui il termine brughiera – nel quale era certamente pensabile di dar luogo ad un concorso di Paradressage, anche le bocce? Come potevano coesistere? Possono.

Il Comitato Provinciale di Varese ha accolto immediatamente la sfida e, mattoncino dopo mattoncino, ha preso consistenza l’inserimento di una delle specialità del mondo delle bocce: la petanque. Non si deve credere che questo particolare sistema che si pratica, per l’individuale e la coppia, con tre piccole bocce metalliche su qualsiasi terreno, a livello agonistico un campo delimitato di metri 15×4, sia marginale e negletta. E’ vero che rappresenta lo sport delle bocce predominante in Francia, dove viene giocato ovunque, anche negli spiazzi più impensati, mentre in Italia sono privilegiati il sistema “raffa” e “punto/volo”, tuttavia molto probabilmente sarà sport olimpico alle Olimpiadi di Parigi.

Così, nello scenario davvero imponente del Paradressage, che vedrà quest’anno la partecipazione di almeno sedici nazioni, fra le quali anche Argentina, Canada, Messico, Singapore, Australia, ove l’Italia sarà rappresentata dalla campionessa mondiale Sara Morganti, oltre che da altri cavalieri di spicco, compariranno per la prima volta, grazie al pregevole ed attento lavoro di Paolino Bistoletti, Emilio Cattaneo e Anna Sulli, i campioncini della petanque varesina, alcuni dei quali andranno a disputare presto, in rappresentanza dell’Italia, un Criterium (gara sportiva, ndr) a Parigi.

Perciò accanto al trotto e al “canterino” – andatura del cavallo di piccolo galoppo – è spuntata anche la petanque a completare l’intenso coloro viola del brugo, che rende suggestivo un paesaggio incontaminato, ancora più insolito perché si estende a pochi passi dall’aeroporto della Malpensa, tanto che ai nitriti dei cavalli e agli urti musicali delle bocce sarà necessario porre orecchio anche al rombo degli aerei, che forse si degneranno di osservare con benevolenza quegli atleti meno fortunati, ma in possesso di un profondo anelito di vita che li rende veramente speciali.

Pillole di bocce. 1 giugno a Taino, organizzazione Basso Verbano, finale del Trofeo Tullio Bertini (individuale): 1° Barilani – Alto Verbano, 2° Radice – Baraggese, 3° Seno – Bottinelli, 4° Bombelli; 5 giugno a Crenna, Bocciofila Crennese, incontro di ritorno della Coppa Italia maschile tra Varese e Milano. Risultato andata: Milano – Varese 3-1; 9 e 10 giugno, a Macerata, Campionati italiani assoluti. Convocati per rappresentare Varese: Andreani, De Sicot, Gusmeroli, Croci per l’individuale; Bongio/Zarini, Addonzio/Bramati, Dall’Oco/Basini per la coppia; Antonini, Barilani, Signorini terna.

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