Le nuove direttive europee riguardanti la revisione periodica, hanno l’obiettivo di proteggere i potenziali consumatori da spiacevoli casi di frode, al momento dell’acquisto di un’auto usata.
Grazie al recepimento della nuova direttiva UE n. 2014/45, basterà effettuare un rapido controllo al nuovo certificato di revisione per appurare i chilometri constatati dall’ispettore. Sarà così offerta maggiore sicurezza e garanzia a chi desidera acquistare un veicolo di seconda mano. Inoltre vi è la necessità di voler ridurre il più possibile il susseguirsi di incidenti mortali, migliorando le revisioni periodiche attraverso l’applicazione di regole più severe.
Entro il prossimo 20 maggio, a meno di una proroga, l’Italia dovrà adeguarsi alla direttiva. Ma in sostanza, cosa cambierà davvero per gli automobilisti?
Al termine di ogni revisione, verrà obbligatoriamente rilasciato al proprietario del veicolo il documento che ne certifica l’avvenuto procedimento, il cosiddetto “certificato di revisione”. Il personale tecnico dovrà consegnare e annotare l’esito dei controlli effettuati e dei chilometri effettivi. Tutti questi dati saranno registrati anche sul Portale dell’automobilista. Infatti, i centri di revisione dovranno comunicare per via elettronica alla Motorizzazione i dati contenuti in ciascun certificato, rilasciato dallo stesso centro, tra cui: numero di identificazione del veicolo, targa, lettura del contachilometri, risultato del controllo tecnico con eventuali carenze individuate e livello di gravità e, al posto della data di esecuzione della revisione, come accade oggi, quella del successivo controllo da effettuarsi.
Ma quali sono i controlli a cui verrà sottoposta la nostra vettura? Rimarranno invariati rispetto agli attuali che insistono principalmente su: impianto frenante, sterzo, cristalli, impianto elettrico, ma anche carrozzeria, cinture di sicurezza, spie di malfunzionamento.
Non cambieranno le scadenze. Come sappiamo la revisione ha una scadenza biennale, tranne nel caso di autoveicolo nuovo, per il quale la prima revisione andrà eseguita dopo 4 anni dall’immatricolazione.
Ricordiamo che circolare senza la revisione non conviene davvero, comporta infatti una multa salata che può variare dai 155 euro fino ai 625 euro. Se l’infrazione viene rilevata su autostrada si può incorrere anche in un fermo amministrativo, che verrà revocato solo prenotando l’indispensabile controllo. Per quanto riguarda invece la circolazione di un veicolo già sospeso a causa di mancata revisione, la sanzione si colloca tra 1.842 e 7.369 euro, in aggiunta al fermo amministrativo di 90 giorni.
Alla Cipriano Car Service (via Provinciale 53/A – Brissago Valtravaglia), è possibile effettuare la revisione di auto, moto, ciclomotori, quad, camper, motocarri e autocarri sotto i 35q. Qui l’Ispettore Luca Guerrini riceverà i clienti preferibilmente su appuntamento, ma impegnandosi ad accontentare nell’immediato i casi più “urgenti”. Il centro riparazioni può inoltre risolvere con rapidità la maggior parte dei problemi riscontrati durante il controllo, evitando così al proprietario del mezzo di ripetere l’operazione.
Per chi volesse ricevere un promemoria alla scadenza o prenotare una revisione, è possibile contattare il centro al numero 0332.576011 o tramite email all’indirizzo info@ciprianocarservice.it.
(Sponsorizzato da © Cipriano Car Service)
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