Nessun dubbio da parte del Giudice dell’Udienza Preliminare di Varese Anna Azzena e dei giudici della terza Corte d’Appello di Milano: quello commesso nella notte tra il 15 e il 16 giugno scorso, in via Turati a Luino, fu un tentativo furto. A perpetrare l’illecito erano stati F.E., un 47enne luinese, e R.D., 31enne residente a Porto Valtravaglia.
I due malviventi, già noti alle forze dell’ordine per innumerevoli furti, si erano introdotti in quello che attualmente è il deposito della Pro Loco di Luino, ed ex negozio di vini, per rubare strumentazione musicale: una batteria, una pianola, cavi elettrici ed un registratore di cassa.
I due pregiudicati, allora arrestati il flagranza di reato dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Luino – stando a quanto riportato nella giornata odierna dal quotidiano “La Prealpina” – sono stati condannati, con il rito abbreviato e senza l’istituto giuridico della condizionale. Le condanne, nel dettaglio, ammontano ad un anno e due mesi di reclusione, oltre che al pagamento di una multa di 800 euro, per il 47enne luinese, e a otto mesi di reclusione e ad una multa di 600 euro per il 31enne.
Ad allertare le forze dell’ordine nella notte tra il 15 e il 16 giugno 2017, i residenti della zona adiacente all’Ospedale, svegliati dal rumore dei vetri infranti del portone d’ingresso. Tentato furto e possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso, i reati contestati ai due pregiudicati che erano stati in precedenza fermati ed identificati nella zona del supermercato di via XXV Aprile, frequente teatro di illeciti di varia natura, come la rapina alla sala scommesse di dicembre e un’altra in casa del mese di gennaio.
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