Luino | 2 Marzo 2018

Donati: “La mia campagna tra difesa delle donne, disparità salariale e battaglia per l’Ospedale di Luino”

"Una candidatura nata dal supporto degli Stati Generali delle Donne, che hanno siglato un accordo di cooperazione con Giorgio Gori". Ecco l'ultimo intervento

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A pochi giorni dalle elezioni regionali della Lombardia che porteranno alle urne milioni di italiani e decreteranno il nuovo Governatore e il nuovo consiglio regionale, prosegue la campagna elettorale dei tanti candidati della provincia di Varese. Tra loro anche la luinese Roberta Donata (Lista Gori) con la sua campagna elettorale che si è snodata attraverso due principali direttrici: la battaglia per l’Ospedale di Luino e la difesa delle donne contro le violenze fisiche, economiche, sociali e lavorative. Ecco le sue parole.

“Siamo al rush finale di questa campagna elettorale, tra i temi di maggior rilevanza in questo periodo c’è l’Ospedale di Luino, una realtà che è stata pubblicamente trattata da esponenti politici provenienti da zone distanti della Provincia – spiega Roberta Donata, candidatura al consiglio regionale, con la lista civica a sostegno di Giorgio Gori -. Da anni con il Comitato ‘Io Voglio l’Ospedale a Luino’ mi sto occupando della necessaria sopravvivenza della struttura sanitaria. Dopo anni di cattiva e finta politica territoriale questa struttura continua a non avere un destino ben definito o meglio positivamente segnato”.

“La nuova riforma sanitaria Regionale prevede una riorganizzazione delle strutture sanitarie del territorio per livelli in base a distribuzione della popolazione. Numericamente parlando il nostro presidio, nonostante copra le necessità di una zona da 150 mila abitanti, verrebbe considerato periferico e dunque di terzo livello e non, come dovrebbe essere, di secondo – prosegue la candidata luinese -. Mancano la rianimazione, la pediatria e l’elisoccorso con elicottero che stazioni qui. Questi sono elementi importanti per la società considerando che il nostro territorio comprende anche realtà montane e ricorrendo a strutture lontane dalle nostre il rischio di non aver un tempestivo soccorso è elevato. Pensando alle famiglie, ma sopratutto alle mamme sole con i bambini che si trovano ad aver una necessità adesso sono costrette a spostarsi chilometri per avere un supporto sanitario. Perché, invece, non apriamo qui a Luino un ambulatorio pediatrico giornaliero che consenta alle famiglie di sentirsi più sicure? Una sicurezza che bisogna dare anche alle migliaia di turisti che ogni anno visitano il lago Maggiore e creano sviluppo economico”.

“Questa mia candidatura è nata dall’invito e supporto degli Stati Generali delle Donne, che hanno siglato un accordo di cooperazione con Giorgio Gori. Il tema principale è stato quello della difesa della donna contro le violenze fisiche, economiche, sociali, lavorative e una politica che aiuti queste donne e che oggi manca. Lotto quotidianamente per un’ Italia ed una Lombardia che preveda norme con pena certa per chi compie atti di violenza, che azzeri la disparità salariali tra i generi, che non permetta a donne di perdere il lavoro in caso di gravidanza, una Lombardia che nel 2018 sia capace di tutelare il cittadino e le nuove generazioni nelle proprie scelte e che la società non sia limitante per le donne – conclude Donati -. Il mio impegno come presidentessa dell’Associazione provinciale ‘No Violenza Donna’ mi ha permesso di essere inserita da parte degli Stati Generali tra le 100 ‘DONNE’ che ‘CAMBIERANNO L’ITALIA’, un libro di Marta Ajò da pochi giorni in vendita che vede coinvolte personalità della società civile, economica, politica, artistica, scientifica del nostro Paese”.

I video sull’Ospedale di Luino potete vederli cliccando qui.

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