Luino | 10 Dicembre 2017

Luino, domani Marina Massironi a teatro con il suo “Ma che razza di Otello”

L'attrice in scena al Sociale di Luino a partire dalle ore 21. Il "Concerto in due" di Angelo Branduardi, invece, venerdì chiuderà la rassegna culturale a Varese

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Il Festival dei laghi lombardi, kermesse di teatro, musica e letteratura formata da un calendario di 10 spettacoli in 6 laghi della Lombardia, termina la sua prima edizione il prossimo 15 dicembre con due attesissimi appuntamenti. Questi si inseriscono nella programmazione della manifestazione, voluta dall’“Associazione Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino” con la direzione artistica di Francesco Pellicini e la direzione organizzativa di Oscar Masciadri, che ha avuto l’obiettivo di riunire il patrimonio artistico e culturale dei principali laghi della regione attraverso un grande tour teatrale che ha coinvolto artisti legati – direttamente o indirettamente – ai luoghi degli spettacoli.

E così, domani, lunedì 11 dicembre, alle ore 21 al Teatro Sociale di Luino andrà in scena lo spettacolo “Ma che razza di Otello?” con Marina Massironi, Fabio Battistelli al clarinetto, Augusto Vismara al violino, Neruda al pianoforte per la regia di Massimo Navone e i testi di Lia Celi.

Se a raccontarci l’Otello è Shakespeare, è una tragedia; se ce lo racconta Verdi in musica, è un melodramma; se a raccontarlo è un’attrice poliedrica come Marina Massironi, la fosca vicenda del Moro diventa un’esilarante cavalcata fra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni nella stretta attualità. Un’ora e mezza di parole, musica, risate e pensieri per capire che alla domanda “Ma che razza di Otello?” c’è una sola risposta, quella di Albert Einstein: “Razza: umana”.

Il Festival si chiuderà la sera di venerdì 15 dicembre al Teatro Apollonio di Varese con il concerto di Angelo Branduardi accompagnato da Maurizio Fabrizio, compositore, arrangiatore polistrumentista, autore di grandi successi, scritti per gli interpreti storici della musica italiana, oltreché collaboratore ed amico di Angelo fin dagli anni ’70. Il “Concerto in due” sarà basato sull’abilità dei due musicisti, sulla loro capacità di passare con grande facilità da uno strumento all’altro, dalle chitarre al violino, ai flauti, al pianoforte. Il pubblico potrà così apprezzare da vicino ogni particolare, ogni respiro dell’intesa che lega Angelo e Maurizio e che permette loro di suonare ad occhi chiusi, sempre sapendo quello che sta facendo, o sta per fare, l’altro. La scaletta sarà ricca e varia e rivisiterà anche brani poco eseguiti, ma non mancheranno i “classici” di Branduardi, i suoi grandi successi che verranno così reinterpretati privilegiando il sentire con l’anima, chiedendo allo spettatore di riempire lo spazio lasciato libero.

Il Festival è stato realizzato con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio di Fondazione Cariplo, Regio Insubrica e il sostegno dei Comuni e dei Teatri partecipanti.

Per informazioni visitare il sito del Festival.

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