Varese | 25 Novembre 2017

Guardia di Finanza, individuate due copisterie che riproducevano illegalmente libri di testo

I libri venivano fotocopiati integralmente e le copie vendute ad un prezzo inferiore a quello del testo, generando in tal modo un danno a gli autori

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I militari della Guardia di Finanza di Varese hanno concluso un’attività contro il fenomeno della duplicazione abusiva di opere tutelate dal diritto d’autore (reprografia). L’operazione, svolta nei confronti di copisterie varesine, ha portato al sequestro di due fotocopiatrici, due computer e 480 file contenenti le scansioni integrali di numerosi volumi universitari di medicina, economia e diritto, pronte per essere stampate e rivendute a fronte di un corrispettivo inferiore al costo del libro, permettendo così, ai rispettivi titolari, di conseguire illeciti introiti.

Nel corso dei servizi svolti, negli scaffali delle copisterie ispezionate, sono stati rinvenuti anche alcuni “blocchi” di fotocopie di opere scientifiche già rilegate e destinate alla vendita, una decina di testi in procinto di essere fotocopiati, con il cellulare del cliente da contattare a lavoro ultimato.

Sia i file scansionati che le stampe riportavano le diciture “ vietata riproduzione”, “riproduzione non ammessa ai sensi di legge”. E’ bene ricordare, infatti, che la legge consente la riproduzione di opere dell’ingegno pubblicate per la stampa, esclusivamente “per uso personale” del cliente, previo pagamento di un compenso forfettario che ciascun punto di riproduzione deve corrispondere al la S.I.A.E. In ogni caso, è vietato fotocopiare l’intero volume, ma solo una parte, il cui limite massimo è fissato al 15 per cento.

Al contrario, all’inter no del le copisterie controllate, i libri venivano fotocopiati integralmente e le copie vendute ad un prezzo inferiore a quello del testo, generando in tal modo un danno agli autori. In un caso, addirittura, in uno degli esercizi commerciali controllati, durante l’intervento delle Fiamme Gialle, continuavano a sopraggiungere ignari studenti con libri al seguito, chiedendo di poter li fotocopiare.

I due titolari dei negozi controllati sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria di Varese per detenzione ai fini di lucro e riproduzione abusiva di opere letterarie, in violazione dell’articolo 171-ter della legge nr. 633/1941 sul diritto d’autore, che prevede una pena da sei mesi a tre anni di reclusione, oltre al pagamento di una ammenda fino all’ammontare di 15.493 euro, cui si somma un’ulteriore sanzione che sarà proporzionata al valore commerciale delle opere copiate.

L’attività svolta dai militari della Guardia di Finanza di Varese rientra in una più ampia azione di contrasto ad ogni forma di illegalità economico-finanziaria e finalizzata alla tutela dei marchi, dei brevetti e dei diritti d’autore in genere.

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