Questa mattina la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Paola Macchi, ha effettuato una visita per conoscere la situazione del reparto dialisi dell’Ospedale di Luino. La grillina, insieme ad alcuni attivisti luinesi, si è confrontata con il direttore Medico del Presidio del Verbano, Sabrina Passarella, alcuni pazienti e con la stampa, prima di visitare il nosocomio luinese. “Continueremo a confrontarci con il direttore generale Bravi per provare a risolvere le criticità”.
La consigliera regionale Macchi in visita all’Ospedale di Luino, ancora problemi per la dialisi. L’Ospedale di Luino ormai da tempo, prima con alcune iniziative di cittadini volte a tutelarlo, poi con l’attività del comitato pro Ospedale e l’interessamento degli amministratori locali, è al centro del dibattito. Proprio per questa ragione, anche grazie alle segnalazioni degli attivisti grillini del gruppo “Luino 5 Stelle”, la consigliera regionale grillina Paola Macchi ha voluto questa mattina tastare con mano la reale situazione del nosocomio luinese, soprattutto per tutte le problematiche evidenziate nel reparto di nefrologia, tra mancanza di medici e problemi con i parcheggi destinati ai dializzati che, spesso, sono occupati da altre autovetture, anche sanitarie. Ecco com’è andata stamane, con le dichiarazioni della consigliera Macchi e quelle del direttore Medico del Presidio del Verbano, Sabrina Passarella.
“Sono venuta a Luino – spiega la consigliera regionale M5S Paola Macchi – per rendermi conto di persona di quello che viene segnalato da tempo e che riguarda il reparto dialisi, dove manca la seconda macchina del ghiaccio e ci sono problemi con il personale medico, con la mancanza del nefrologo che non è presente quanto invece richiedono i pazienti, soprattutto quelli più critici. Sono qui con il gruppo di attivisti luinesi con il quale da mesi ci confrontiamo sulle criticità luinesi. Con noi c’è anche un paziente che ci ha fatto vedere una lista d’attesa per una visita audiometrica prenotata per gennaio 2018. Si tratta di segnalazioni che non sono prerogativa solo di Luino, ma sono sparse per tutta la sanità regionale che, nonostante dicano sia d’eccellenza, evidenziano gravi carenze. A questo proposito ho depositato un progetto di legge per mettere fine ad una bruttura della legge 23, che diceva che bisogna unire il territorio ed ospedali, ma invece nel caso di Angera ha avuto l’effetto contrario, mettendo il nosocomio sotto la direzione di Busto Arsizio e tutto il territorio circostante sotto la guida di Varese. E’ una vera e propria enclave. Così, visto e considerato che ci sono più ospedali di piccole dimensioni, sul lago, che però sono strategici e fondamentali da mantenere, non sarebbe più intelligente, da un punto di vista organizzativo, creare una rete ospedaliera del Verbano? Magari anche pensando ad un’ambulanza via lago, perchè tutto sommato una volta la nostra via di trasporto era l’acqua, e ancora adesso, in alcuni casi, è molto più veloce muoversi via barca che non sulle strade via terra, tra traffico e carreggiate strette. Quello che vogliamo cercare di fare e di proporre è un’ottimizzazione vera e concreta, senza togliere servizi alle comunità. La popolazione sta invecchiando, quindi è fondamentale, proprio da un punto di vista strategico, dare un segnale, lasciando i servizi capillari, raggiungibili anche dalle persone anziane e disagiate, come i dializzati”.
Le prossime mosse della consigliera Macchi, con l’obiettivo di risolvere alcune criticità riguardanti i pazienti dializzati. “Faremo presente tutte le criticità al direttore generale, il dottor Callisto Bravi, che è sempre disponibile ad ascoltarci ed incontrarci. Andrò di nuovo da lui, per confrontarci sulla parte specifica di Luino, per quanto riguarda la dialisi e vediamo cosa riusciremo ad ottenere per dare un servizio migliore a i pazienti, con l’obiettivo di facilitare un po’ la vita a loro. Segnalavano cose molto semplici, ad esempio i parcheggi vicino alla dialisi occupati molte volte dalle macchine sanitarie. E’ una cosa gravissima ed il personale dovrebbe rendersi conto che non può occupare parcheggi di persone che fanno fatica a muoversi e camminare. Cominciamo dalle cose piccole e risolvibili, partiamo da qui, per poi lavorare sulla cose più complesse partendo sulle necessità degli utenti”.
Insieme alla consigliera regionale Macchi, presente stamane anche il direttore Medico del Presidio del Verbano, Sabrina Passarella. “Per quanto riguarda i pazienti dializzati è già stato fatto qualcosa, ad esempio abbiamo attivato un concorso e un altro nefrologo è stato stabilizzato, con le tempistiche e le risorse che sono consentite. Sappiamo bene che, stando ai fatti, il turnover non può essere coperto al 100%, ma nonostante questo cerchiamo di porre rimedio ad ogni criticità. Per quanto riguarda il personale infermieristico, invece, non abbiamo problemi. In ogni caso siamo sempre a disposizione dei pazienti, li incontriamo e ci confrontiamo spesso, cercando di migliorare e facilitare le loro cure”.
© Riproduzione riservata
Vuoi lasciare un commento? | 0