21 Maggio 2017

Mobilità e frontalieri sulla linea Luino-Cadenazzo, “Ultimo richiamo, i sindaci facciano squadra”

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Dopo la lettera del lavoratore pendolare ticinese, Stefano Klett, inviata all’onorevole Zauli sulle criticità emerse sugli orari pomeridiani dei bus sostitutivi dei TiLo, interviene oggi Diego Intraina che chiede ai sindaci del territorio di far rete, per trovare una soluzione ad una problematica. Se gli orari non mutassero, infatti, i pendolari varcherebbero la porta di a casa dopo le 20. Ecco la nota scritta da Diego Intraina.

(Foto © TILO)

Mobilità e frontalieri sulla linea Luino-Cadenazzo, “Ultimo richiamo, i sindaci facciano squadra”. “Siamo arrivati al dunque: sono stati pubblicati gli orari dei bus sostitutivi per quanto concerne i TiLo sulla tratta Cadenazzo-Malpensa. Nulla di nuovo, solo ritocchi che non hanno nessuna logica di servizio e che nemmeno preannunciano nulla di buono per la loro temporale provvisorietà: dicembre, aprile… il perché è subito spiegato.

Considerazioni “appropriate” per le fasce mattutine: viene permesso all’utente, o almeno a quella fascia di frontalieri pendolari che possono raggiungere la sede di lavoro a Locarno o Bellinzona alle 8.00, di arrivarci in un orario utile. Invece, per quanto riguarda l’orario serale considerazioni impossibili e indecenti: ci si vede ritardare la partenza dalla stazione di Cadenazzo di circa un’ora imponendo un ulteriore disagio e sacrificio alla condizione familiare. Ritorno a casa non prima delle 20. Insomma, 13 ore al giorno dedicate al lavoro. Condizione inaccettabile che penalizza e peggiora ulteriormente per le donne madri, soggetti che, il più delle volte, vedono il dilatarsi di queste ore nelle incombenze familiari: figli, lavori domestici ecc..

La politica locale, nonostante i richiami fatti, fino ad oggi sembra tacere su questo problema. Il pensiero comune, forse, e che persiste nel pensare che la soluzione giusta sia quella di scaricare sul singolo individuo la risoluzione: una luccicante autovettura. Però si dimentica che, in molti casi, non si ha questa soluzione, perché non tutti sono automuniti, invece, nel caso che ci fosse questa disponibilità, è il centro di Luino, con tutti i suoi frequentatori, che paga le conseguenze diventando triste ed invivibile con le sue colorate colonne non proprio salutari.

Faccio pertanto un ultimo tentativo, sapendo ormai impossibile che si possa intervenire sugli orari delle ferrovie, (ri)chiedo ai sindaci, Passera, Stangalini, Pellicini, Fazio, ecc. di fare squadra e verificare la possibilità di far inserire dall’azienda Autolinee Varesine un autobus che partendo da Dirinella-Zenna alle ore 18.45 permetterebbe di raggiungere, almeno Luino quasi un’ora prima. Questo prezioso risparmio, tempo familiare, risulterebbe possibile perché le lavoratrici e i lavoratori potrebbero utilizzare l’autopostale che parte dalla stazione di Cadenazzo, per raggiunge la frontiera a Dirinella, alle ore 18.11.

Non è una soluzione azzardata, è una logica coerente che dovrebbe essere utilizzata tutte le volte che si pensa ai trasporti pubblici: messa in rete delle diverse tipologie aziendali, facendo in modo di fare coincidere gli orari servendo omogeneamente l’intero territorio. La mobilità, come il turismo, necessitano però di azioni concrete. Infine, ricordo che, qualora tali incontri politici-aziendali, fossero stati fatti non è in ogni caso un corretto atteggiamento politico quello del silenzio, la qualità della vita la si valuta anche sul livello di stress che viene lasciato infliggere alle persone”.

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