7 Maggio 2017

Mobilità e frontalieri: “Perchè i comuni non si rendono conto che devono incentivare i mezzi pubblici?”

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In questi giorni il tema dei frontalieri e dei valichi è tornato in auge, dopo il consiglio comunale di Luino che ha suscitato polemiche tra maggioranza e minoranza. Oggi, invece, è arrivata in redazione una lettera aperta, inviata da un frontaliere ticinese all’onorevole Claudio Zali, dove si evidenziano le criticità della viabilità sulla linea Luino-Maccagno-Zenna, quando inizieranno i lavori che chiuderanno la tratta ferroviaria per sei mesi circa. Sono tante le problematiche emerse, ecco il testo della lettera integrale.

Mobilità e frontalieri: “Perchè i comuni non si rendono conto che devono incentivare i mezzi pubblici?” “La ringrazio per la sua lettera del 13 dicembre 2016, l’anticipo dell’orario mattutino della linea delle autolinee Varesine (N02 Luino-Maccagno-Zenna), in modo da farlo coincidere con l’orario della posta, è stato ben apprezzato. Si spera vivamente che prima della imminente soppressione temporanea della S30 si metta a disposizione anche una corsa serale, che permetta ai pendolari di fare anche ritorno a casa. Purtroppo attualmente non abbiamo ricevuto informazioni a riguardo e siamo praticamente ad un mese dal cambio orario. Da notare che comunque questa soluzione comporterà per gli utenti dei costi aggiuntivi, in quanto la linea in questione non rientra nel servizio ferroviario e necessita un biglietto in più.

Questa situazione di incertezza non va sicuramente a favore dell’utilizzo dei mezzi pubblici, come deve comportarsi un utente alla scadenza degli abbonamenti se i mezzi non vengono garantiti? Personalmente, sto valutando concretamente anche di allungare la via passando da Ponte Tresa. Questa soluzione comporta oltre ad un maggiore tempo di percorrenza (in rapporto a quello attuale), un costo supplementare a livello di zone Arcobaleno (a me sinceramente non sembra normale). ln più, visto che i collegamenti assicurati degli autopostali nella mia zona risultano veramente scarsi, sarò costretto a posteggiare a Ponte Tresa. ln questo luogo per accedere al P+R della FLP bisogna mettersi in una lunga lista di attesa e il posteggio comunale sopra la stazione costa 5 franchi al giorno (ndr, tassa che è stata aumentata recentemente dal Municipio) e non sono previste riduzioni ne abbonamenti (fanno 100 franchi al mese da pagare in monetine) . Da notare che se mi recassi direttamente alla destinazione, a Locarno posso posteggiare tranquillamente per 3 franchi al giorno risparmiando anche notevolmente tempo per il tragitto.

Ma questi comuni non si sono accorti che per diminuire il traffico di transito bisogna favorire il P&R e i mezzi pubblici? Ci si rende conto che fra pochi anni con la nuova galleria del Ceneri gli utenti dei mezzi pubblici aumenteranno? Ma come faranno gli utenti nelle periferie ad accedere a tali mezzi se i servizi periferici e i P&R non funzionano? Sembra veramente paradossale, per chi cerca di utilizzare i mezzi pubblici venga penalizzato in tutti i modi. E che non venga sostenuto l’utilizzo dei posteggi periferici (come quello di Ponte Tresa) per chi è in possesso di un abbonamento Arcobaleno. Purtroppo io credo fermamente che la soluzione dei mezzi pubblici sia I’unica che possa migliorare la situazione, ma non mi meraviglio che questa soluzione non venga adottata da buona parte dell’utenza, sono ancora troppe le difficolta e gli svantaggi per rapporto al trasporto privato”.

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