“Miralago Colmegna”, Gina Coletta: “Noi ci crediamo!”

(Lino Bernasconi) Questa l’affermazione della signora Gina Coletta che, con il marito Alberto Spertini, lavenese doc, e lo chef Michele Coletta (nipote della coppia), sono partiti per un’avventura affascinante e creativa: quella di gestire il caratteristico ristorante/bar/pizzeria “Miralago”, situato sul lungolago di Colmegna.

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“Miralago Colmegna”, Gina Coletta: “Noi ci crediamo!”. Una vera perla delle strutture turistiche del luinese. All’inaugurazione del locale, malinconicamente chiuso da due anni a questa parte, sono arrivati tutti: autorità comunali, con il sindaco in testa, i consiglieri comunali, gli assessori ed altri amministratori locali; esponenti di associazioni e delle forze dell’ordine, amici e curiosi. Il sindaco Pellicini si è dichiarato assai soddisfatto dei nuovi traguardi a cui sarà sicuramente chiamato il rinato Miralago.

Il primo scontrino è stato staccato ieri, domenica 23 aprile, mentre la sera prima, un numerosissimo stuolo di futuri clienti ha festeggiato con risotto, pizze, salumi e formaggi locali, i nuovi gestori e le prelibatezze approntate dal giovane e abile chef Michele, il quale ha militato nelle cucine più prestigiose del luinese, della provincia e del Canton Ticino. Vero artista che viene dalla gavetta e che si farà presto apprezzare da tutti i futuri frequentatori del locale, che potrà ospitare banchetti, convention di gruppi, turisti dei pullman di passaggio e, soprattutto, gli abitanti dei paesi vicini.

Si potranno così trascorrere serene serate gustando “una cucina semplice e tradizionale”, con tanti prodotti a km 0. Concludiamo questa presentazione con la frase della signora Gina, assai conosciuta a Luino per essere titolare di un negozio di abbigliamento in via Vittorio Veneto: “Abbiamo visto il luogo, il suo lungolago e ci siamo subito innamorati”. Finalmente il ristorante ritornerà a nuova vita, creando anche posti di lavoro che, per questi tempi, sono un prezioso dono. Allora non resta che augurare ai tre coraggiosi gestori una lunga attività e, come dicono i latini…” ad maiora”.