28 Marzo 2017

Ferrero ospite della Pall. Verbano Luino: “I sacrifici pagano sempre, bambini seguite i sogni”

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Un bel pomeriggio, quello passato ieri dai bambini, ragazzi e genitori legati alla Pallacanestro Verbano Luino, con il campione della Pallacanestro Varese, Giancarlo Ferrero, ospite al PalaBetulle. Oltre ad allenarsi insieme al settore giovanile, Giancarlo ha risposto alle tante domande dei piccoli, tra curiosità, aneddoti e consigli. Grande soddisfazione per la dirigenza, che tramite il vicepresidente Matteo Minetti esprime la sua gratitudine nei confronti dell’ala piccola varesina. Ecco com’è andata e alcune foto, pubblicate grazie alla gentile concessione di Andrea Turconi e di Alessandra Birtolo.

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Ferrero ospite della Pall. Verbano Luino: “I sacrifici pagano sempre, bambini seguite i sogni”. Era da tempo che non si vedeva un PalaBetulle così gremito, pieno di bambini, ragazzi e famiglie, riunitesi in palestra per un evento unico, organizzato dalla Pallacanestro Verbano Luino. Grazie al lavoro svolto da Azimut Luino, composto da Franco Sai e Alessandro Spozio, i ragazzi hanno potuto passare un intero pomeriggio in compagnia di uno dei giocatori simbolo della rinascita della Pallacanestro Varese in queste ultime cinque partite, Giancarlo Ferrero. Consigli, indicazioni e tanti segreti per migliorarsi nello sport e nella vita quelli che Giancarlo ha voluto dare a tutti i piccoli presenti. Oltre ad allenarsi e giocare con i bambini del minibasket, Ferrero è stato protagonista di un divertente siparietto con i bambini che gli hanno posto tante domande curiose, proprie dell’ingenuità dell’età. Giancarlo si è prestato molto, rispondendo con disponibilità e cordialmente, evidenziando quanto sia importante sacrificarsi ed impegnarsi per ottenere quello che si sogna, senza dimenticarsi dello studio e del proprio futuro oltre il basket. Il giovane giocatore piemontese, infatti, oltre a giocare in Serie A, si sta laureando nel settore finanziario e proprio a Luino sta svolgendo il suo stage formativo. Grande partecipazione da parte del pubblico che ha apprezzato i contenuti e lo svolgimento dell’evento, dalla forte componente educativa e formativa. Tra loro anche il sindaco di Luino, Andrea Pellicini, che ha voluto salutare Ferrero, ricordando ai bambini quanto sia importante avere sogni, ambizioni ed obiettivi, senza dimenticarsi della vita oltre la pallacanestro.

Le parole del vicepresidente Matto Minetti. “Cosa posso dire? Personalmente sono felicissimo del pomeriggio che abbiamo organizzato ieri – racconta il vicepresidente Matteo Minetti -. Abbiamo portato in palestra più di 200 persone, dai 6 ai 60 anni: bimbi e bimbe del minibasket, ragazzi e ragazze del settore giovanile e genitori, per dare loro l’opportunità di incontrare un grande uomo, che è anche un ottimo giocatore di pallacanestro. Non ho scelto queste parole a caso, non è stata una mossa promozionale per darci visibilità gratuita sfruttando un ‘nome’. Lo scopo principale dell’incontro era formativo. Ovviamente il ‘giocatore di serie A’ attira attenzione ed interesse, ma il punto è che a noi come società interessava di più l’uomo dietro al giocatore. Da questo punto di vista Giancarlo Ferrero è un fenomeno. Non è un campione baciato da un talento con pochi eguali, certamente ne ha, ma ha avuto soprattutto la testa. La testa per accettare il percorso accidentato che l’ha portato dalla serie C2 fino in serie A, passando attraverso tutte le minors, attraverso promozioni da protagonista, ruoli da gregario, passi indietro per costruirsi altre chances. Questo percorso, lo ha portato fino in serie A, dapprima con un ruolo precario, poi più stabile. Anche a Varese ha avuto periodi di grazia, dopo i quali è tornato nell’ombra, ma ha sempre lavorato. Con Moretti quest’anno quasi non giocava, ma ha sfruttato il cambio di allenatore per giocarsi la sua chance ed oggi è in quintetto ed è uomo di fiducia di coach Caja”.

Il messaggio educativo-formativo del pomeriggio. “Il messaggio educativo – continua Minetti – è fortissimo, ed è in controtendenza con il modo di pensare di oggi dove tutto sembra essere dovuto e alla prima difficoltà è facile mollare. La componente straordinaria in questo percorso è che, oggi che è al top (anche se vedendo la sua carriera è legittimo chiedersi se non sia solo un altro gradino che ha salito, ma ne abbia altri davanti a sè) trovi il tempo e la voglia di pensare al suo futuro oltre la pallacanestro giocata, che abbia ripreso in mano i libri e stia facendo uno stage lavorativo, proprio qui a Luino. Tutto questo è in controtendenza con lo stereotipo del giocatore professionista che pensa solo all’oggi e che magari ha abbandonato gli studi senza neanche un diploma per inseguire il suo talento. Proprio per questo siamo super felici di quanto realizzato ieri. Anche umanamente Giancarlo si è dimostrato un ragazzo con una marcia in più, non negando una parola, una foto, un autografo a nessuno”.

I ringraziamenti per l’organizzazione. “Come ispiratore di questo mini evento – conclude il vicepresidente -, mi sento di ringraziare tutto lo staff PVL e MBL che ha reagito in modo perfetto, organizzando un pomeriggio che i nostri tesserati ricorderanno per molto tempo. Non era facile dover gestire quasi 200 bimbi e ragazzi concentrati in due ore. Ho apprezzato tantissimo la partecipazione dei genitori, non solo come ‘trasportatori’ dei ragazzi, ma come parte in causa dell’evento perchè hanno ascoltato, annuito, aiutato e perfino domandato, segno di una società sana nelle sue radici, le famiglie. L’ultimo grazie, che dovrebbe essere il primo va ad Alessandro Spozio e Franco Sai, di Azimut Luino, presso cui Giancarlo sta facendo lo stage. Loro hanno creato il contatto ed hanno avuto l’idea di fare qualcosa tutti insieme. Di questo non posso che ringraziarli. Dimenticavo il giornalista luinese, Agostino Nicolò, che, da amico e tifoso della pallacanestro, ha accettato con entusiasmo di partecipare all’evento, mettendosi in gioco, facendo lui l’intervista a Giancarlo e moderando le domande dei bimbi, aggiungendo professionalità a questo evento”.

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