14 Gennaio 2017

Gentiloni dimesso, oggi presiederà il Consiglio dei ministri

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Paolo Gentiloni torna al lavoro a tre giorni dall’intervento di angioplastica, al quale è stato sottoposto d’urgenza martedì scorso.Oggi il presidente del Consiglio, dimesso pochi minuti prima delle 10 dal policlinico Gemelli, sarà regolarmente al suo posto al tavolo del Cdm, che si riunisce alle 12 a palazzo Chigi, con un ordine del giorno che prevede tra l’altro il via libera ai decreti attuativi della legge sulle unioni civili.

ANSA/CLAUDIO PERI

ANSA/CLAUDIO PERI

Gentiloni dimesso, oggi presiederà il Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha lasciato il policlinico Gemelli, dove era ricoverato da martedì sera per l’impianto di uno stent. Il premier presiederà alle 12, a quanto si apprende da fonti di governo, il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, a conferma dell’ottima ripresa. Il premier torna quindi al lavoro e avrebbe intenzione anche di confermare l’agenda di incontri internazionali, a partire dal vertice di mercoledì a Berlino, presenziando con Angela Merkel al meeting Industria 4.0 con il gotha degli imprenditori italiani e tedeschi.

Il Consiglio dei ministri di oggi ha all’ordine del giorno, tra l’altro, i tre decreti attuativi della legge sulle Unioni Civili che, a questo punto, come sottolinea la responsabile diritti del Pd Michela Campana “esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell’ordinamento italiano”.  “Con l’ok definitivo del consiglio dei ministri ai tre decreti legislativi di attuazione alla legge sulle unioni civili – sottolinea la Campana – il nuovo istituto esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell’ordinamento italiano”. Lo dichiara in una nota la responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd, Micaela Campana “Grazie ai decreti ponte, è stato possibile già costituire centinaia di unioni consentendo a tante persone di coronare il proprio sogno d’amore. Con questo ultimo “via libera” si mettono a punto alcuni aspetti non regolati direttamente dalla legge come la disciplina di diritto internazionale privato, la scelta del cognome della coppia, sulla dichiarazione di annullamento e l’armonizzazione del codice penale e del codice di procedura penale che che prevede che il termine matrimonio si intende riferito anche alla costituzione di un’unione civile”, sottolinea Campana che conclude: “con questo atto formale si conclude l’iter di una legge storica che cambia il destino di migliaia di cittadini”. (ANSA)

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