14 Dicembre 2016

Contrabbando: sequestrati oltre 800 litri di gasolio e benzina, un denunciato al confine

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La Guardia di Finanza di Gaggiolo, grazie al funzionario doganale di turno della Sezione Operativa Territoriale, ha scoperto un contrabbando di prodotti energetici al confine tra la provincia di Varese e il Canton Ticino. Sono così stati sequestrati ben oltre 800 litri di gasolio e benzina, annesso l’autoarticolato, e denunciato un italiano.

Contrabbando: sequestrati oltre 800 litri di gasolio e benzina, un denunciato al confine

Contrabbando: sequestrati oltre 800 litri di gasolio e benzina, un denunciato al confine. Nel corso dell’attività istituzionale svolta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza, a contrasto degli illeciti doganali, il funzionario doganale di turno della Sezione Operativa Territoriale di Gaggiolo ed i militari della Compagnia Guardia di Finanza di Gaggiolo, in servizio di vigilanza e riscontro, presso il locale Valico Commerciale, nei giorni scorsi hanno sottoposto a controllo un autoarticolato composto da motrice e rimorchio, riconducibile ad una società di trasporti italiana della zona e condotto da un autista italiano, il quale trasportava gasolio da riscaldamento. Lo stesso si presentava in “Entrata Stato”, percorrendo la corsia riservata ai mezzi “vuoti” (ovvero quella riservata ai mezzi che hanno già scaricato il carburante in Svizzera). Come da prassi, all’autista è così stata formulata la domanda di rito: “Ha merce da dichiarare?”.

Il nervosismo dell’autista ha destato sospetti. La risposta negativa fornita dal trasportatore, il crescente nervosismo mostrato dallo stesso, unitamente alle informazioni già raccolte dai finanzieri, ha portato il capoposto della Guardia di Finanza a richiedere al Funzionario Doganale di Turno una visita della cisterna a mezzo dello scanner, attraverso il quale è stata individuata una quantità di prodotto energetico giacente e non dichiarato. La successiva visita fisica, consistente nello “sbocchettamento” della cisterna a mezzo di autopompa, ha evidenziato la presenza di circa 400 litri di Gasolio da riscaldamento che non era stato dichiarato.

Nessun documento che giustificasse il trasporto di gasolio. Dopo aver interpellato il trasportatore, l’Autorità Doganale, unitamente ai finanzieri operanti – che nel frattempo proseguivano l’ispezione della cisterna – constatavano l’assenza di qualsivoglia documento di accompagnamento che giustificasse il gasolio trasportato, come prescrive la normativa vigente in materia di accise. La circolazione nel territorio dello Stato Italiano di prodotti occultati e quindi sottratti al pagamento dell’accisa, ha comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria del trasportatore, per l’ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, prevista dall’art. 40 del D.Lgs. 504/95 – Testo Unico delle Accise.

Le ulteriori perquisizioni effettuate nell’abitazione dell’uomo e nel sito di ricovero del mezzo. Il funzionario doganale e i finanzieri della Compagnia di Gaggiolo, sentito il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Varese, hanno proceduto contestualmente al sequestro del gasolio irregolarmente introdotto in Italia, oltre all’automezzo sul quale lo stesso viaggiava. Insieme alle operazioni in corso all’interno del valico commerciale di Gaggiolo, poiché si aveva fondato sospetto che analogo prodotto potesse essere occultato presso l’abitazione del trasportatore, nonché presso il sito dove l’autoarticolato veniva ricoverato, alcune pattuglie di militari della Compagnia di Gaggiolo, nella flagranza di reato, hanno effettuato due diverse perquisizioni. Le operazioni hanno permesso di rinvenire oltre 400 litri di carburante (benzina e gasolio) detenute illecitamente in numerose taniche di plastica. Anche questo prodotto è stato sottoposto a sequestro.

Il contrasto al contrabbando e all’evasione dei tributi doganali, effettuato quotidianamente dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, oltre a garantire condizioni paritarie di concorrenza tra gli operatori economici, restituisce risorse sottratte allo Stato.

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