8 Novembre 2016

Elezioni USA 2016, in America è il giorno della verità: si gioca tutto su 15 stati

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Ecco il momento della verità per l’America: dopo una campagna elettorale campagna elettorale dai molti colpi di scena, siamo finalmente giunti alle giornate fatidiche. Ecco qual è la situazione attuale.

Elezioni USA 2016, in America è il momento della verità: si gioca tutto su 15 stati.

Foto © ANSA

L’America al voto: è il momento della verità. Dopo la campagna elettorale più divisiva e velenosa che si ricordi negli ultimi decenni, gli americani sono chiamati a scegliere tra due visioni diametralmente opposte. L’esito resta incerto, mentre i mercati e il resto del mondo guardano con ansia all’esito di un’elezione il cui impatto non può essere che globale. Tra tutti i dti che si hanno a disposizione, uno però sempbra certo: la spinta propulsiva di Donald Trump, impetuosa nelle ultime settimane, sembra scemata. Nonostante lui, sembra crederci ancora: “Sara’ una Brexit all’ennesima potenza, una vittoria senza precedenti”. Hillary Clinton appare invece in vantaggio, in rimonta grazie al rimbalzo delle ultime ore nei sondaggi. Rimbalzo dovuto anche alla decisione dell’Fbi di chiudere definitivamente l’inchiesta sulle email che ha pesato come un macigno sulla candidata democratica. Siamo pero’ ancora dentro il margine di errore: secondo la media del sito specializzato RealClearPolitics, Hillary sarebba avanti di soli tre punti. Trump continua ad insidiare l’avversaria in molti dei ‘battleground state’. Ed è da 15 stati in bilico – in cui il distacco tra i due è sotto i 5 punti – che dipendono le sorti del voto. L’obiettivo è raggiungere il ‘magic number’ dei 270 grandi elettori necessari per conquistare la Casa Bianca. Clinton al momento ne ha 203 sicuri, contro i 164 di Trump. Ne rimangono 171 in palio.

Così le ultime ore di campagna elettorale sono per i due sfidanti un vero e proprio tour de force, a caccia degli ultimi indecisi. Sia Clinton che Trump hanno scelto per il gran finale la Pennsylvania. Hillary a Filadelfia, con a fianco il marito Bill e la figlia Chelsea. Ma soprattutto con la coppia più amata d’America, Barack e Michelle Obama, a cui in caso di vittoria dovrà molto. Sul palco ancora personaggi dello starpower come Bruce Springsteen e Stevie Wonder. Il miliardario newyorkese invece lancia il suo appello finale nella città di Scranton, con la moglie Melania e i suoi fedelissimi. “Io non ho bisogno delle star, ho bisogno solo di voi”, ha ripetuto ossessivamente negli ultimi comizi. Ha accusato il colpo della decisione dell’Fbi e sferra l’ultimo durissimo attacco all’avversaria: “Clinton è colpevole, tutti lo sanno. Non dovrebbe esserle permesso di correre per la presidenza”. “Ora – incita i suoi sostenitori – tocca a voi americani fare giustizia nelle urne”.

Gli ultimi retroscena arrivano dal New York Times. Parrebbe intanto che il suo staff, come riporta il New York Times, gli avrebbe tolto la gestione dell’account Twitter: troppo rischioso a ridosso del voto, dove una minima gaffe potrebbe compromettere gli ultimi sforzi. Sempre il Times racconta il dietro le quinte degli ultimi giorni di campagna del tycoon: non dorme mai e vuole che i suoi fedelissimi restino svegli e lo rassicurino di continuo. La stessa ansia – c’è da crederci – che non farà dormire nemmeno Hillary. (ANSA)

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