8 Ottobre 2016

Lavena Ponte Tresa: la Gdf di Luino arresta in dogana latitante calabrese su una Porsche Cayenne

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Un 45enne calabrese, gravato da un provvedimento del Tribunale di Aosta, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Luino in dogana a Lavena Ponte Tresa. L’uomo si è presentato al valico di confine a bordo di una Porsche Cayenne e, dopo i continui segni di nervosismo, è stato controllato sistematicamente. E’ stato così arrestato e tradotto alla Casa Circondariale Miogni di Varese.

Lavena Ponte Tresa: la Gdf di Luino arresta in dogana latitante calabrese su una Porsche Cayenne

Lavena Ponte Tresa: la Gdf di Luino arresta in dogana latitante calabrese su una Porsche Cayenne. Nel corso della quotidiana attività di vigilanza doganale dei confini terrestri italosvizzeri, al fine di reprimere ogni forma di illecito economico-finanziario e di garantire un presidio di sicurezza per i cittadini, i militari della Compagnia di Luino, presso il valico stradale di Ponte Tresa, nella mattinata di ieri hanno fermato e sottoposto a controllo un cittadino di origini calabresi che tentava di entrare nel territorio nazionale a bordo di una vistosa Porsche Cayenne con targa elvetica.

Dopo il nervosismo dell’uomo, il controllo dei finanzieri. I crescenti segni di nervosismo del soggetto fermato e taluni profili investigativi, inducevano le Fiamme Gialle, guidate dal capitano Alberto Potenza, a sottoporre ad un accurato controllo il cittadino italiano e la propria autovettura. A seguito di approfonditi accertamenti effettuati a mezzo delle banche dati a disposizione del Corpo, emergeva che il soggetto fermato risultava gravato di un provvedimento emesso dal Tribunale di Aosta che disponeva l’arresto in caso di rintraccio. Il cittadino italiano, identificato in L.P., di anni 45, era gravato da un provvedimento definitivo per cumulo di pena relativo a reati inerenti la sfera familiare.

Il 45enne trasferito in carcere. Dopo le procedure di rito, il cittadino italiano tratto in arresto è stato tradotto presso la Casa Circondariale Miogni di Varese, al fine espiare la residua pena detentiva di 1 anno. Continua la costante attività di presidio dei confini terrestri, a tutela della sicurezza dei cittadini da ogni forma di illecito economico – finanziario, nonché al fine di prevenire anche reati contro il patrimonio o la persona

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