13 Settembre 2016

Luino, dichiarato ufficialmente il fallimento della IMF di Creva. Duro colpo per lavoratori e territorio

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La situazione della IMF di Creva, frazione di Luino, da tempo era in grande crisi economica. Purtroppo ieri pomeriggio è arrivata la notizia dell’ufficializzazione del fallimento dell’azienda, annunciato in un incontro tra le parti da parte del proprietario Gabriele Galante. Galante è sempre stato vicino ai suoi lavoratori, sin dalla richiesta per concordato in preventivo di continuità dello scorso aprile, passando per la proroga della cassa integrazione. Un brutto colpo per il paese lacustre, per tutto il tessuto aziendale e soprattutto per i lavoratori. Francesca De Musso, responsabile Fiom-Cgil, da tempo segue la vicenda e già nell’assemblea di ieri pomeriggio si è attivata per aiutare i dipendenti IMF che hanno perso il lavoro.

(Foto © emiliabarilli.com)

(Foto © emiliabarilli.com)

Luino, dichiarato ufficialmente il fallimento della IMF di Creva. Duro colpo per lavoratori e territorio. Una notizia brutta per tutto l’alto Varesotto è quella di ieri pomeriggio, quando durante un incontro Galante ha formalmente ufficializzato il fallimento della sua azienda nella quale ha speso una vita intera, con tanto impegno, sacrifici e soddisfazioni, riferendosi ai suoi dipendenti sempre “come una grande famiglia”. Così, dopo quasi un anno dalla crisi che ha colpito la IMF di Creva, tra tanti incontri e trattative con possibili acquirenti, che alla fine si sono sempre fatti da parte, nulla ha potuto Gabriele Galante per salvare “la sua gente”. Ad aprile la richiesta per concordato in preventivo di continuità al Tribunale di Varese, a giugno la proroga della cassa integrazione fino a luglio e ieri il fallimento.

“Dopo il periodo di cassa integrazione e questa situazione di stallo che abbiamo vissuto – spiega Francesca Musso della Fiom-Cgil -, ieri è arrivata la notizia del fallimento. C’è poco da dire, non si può far molto per la IMF. Ora non resta che rimboccarci le maniche e attivarci per aiutare i lavoratori rimasti a casa. Ci siamo subito organizzati, con Regione Lombardia, per avviare corsi di riqualificazione e ricollocazione che permettano loro di inserirsi nuovamente nel mercato del lavoro. Si spera, però, che il curatore trovi qualche acquirente che investa in tutta l’azienda di Creva o almeno in una parte. Solo così, infatti, si potrebbe salvare qualche posto di lavoro e tutelare la ricchezza e la professionalità di questi dipendenti. Purtroppo ora ci sarà qualcuno che, attendendo il fallimento, si farà avanti… così funziona il mondo industriale. Spero sia un investitore che abbia a cuore il loro posto di lavoro. E’ un duro colpo per il territorio del luinese, già martoriato da tante chiusure. Ieri, però, dopo l’incontro tra le parti alle 16, abbiamo indetto un’assemblea con i lavoratori. Galante, ancora una volta, ha dimostrato di essere vicino ai suoi dipendenti: è stata un’ultima seduta alla IMF molto sentita e commovente. Ora lavoriamo per il futuro”.

Quando il mercato economico intacca anche un’azienda come la IMF di Creva, con alla guida un uomo dalla caratura di Gabriele Galante, e pone fine a decenni di lavori e riconoscimenti in tutto il mondo, con sedi in diversi continenti, c’è poco da aggiungere. A lui e a tutti i lavoratori va la nostra solidarietà.

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