30 Maggio 2016

Roma, studentessa trovata morta carbonizzata dalla madre. “Bruciata viva dal suo ex”

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Ha confessato Vincenzo Paduano, l’ex ragazzo di Sara Di Pietrantonio, la studentessa di 22 anni trovata all’alba semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. Dopo un lungo interrogatorio il 27enne è crollato ammettendo il delitto e le sue responsabilità. Paduano era stato con Sara per due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa. “Sara è stata bruciata viva dal suo ex”. Lo hanno reso noto gli investigatori nel corso di una conferenza stampa in corso in Questura.

ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Roma, studentessa trovata morta carbonizzata dalla madre. L’ex confessa: “Bruciata viva”. Cosparsa di alcol e data alle fiamme con un accendino mentre eraancora viva. È così, secondo la ricostruzione della polizia, che sarebbe stata uccisa Sara Di Pietrantonio, la studentessa di 22 anni trovata all’alba di ieri carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. Per l’omicidio è stato fermato Vincenzo Paduano, l’ex fidanzato della vittima, di 27 anni. Il giovane ha confessato l’omicidio dopo un interrogatorio durato 8 ore. “In 25 anni di questo lavoro non ho mai visto un delitto così atroce”, ha detto il capo della squadra mobile di Roma Luigi Silipo in merito all’omicidio.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, illustrate in una conferenza stampa in Questura dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal dirigente della squadra mobile Luigi Silipo, la serata di Sara era cominciata con una visita del suo ex a casa sua, durante la quale, stando a quanto riferito dagli stessi familiari della giovane, tra i due non ci sarebbe stata nessuna discussione accesa. Poi la ragazza è uscita per andare in un pub con un’amica e dopo si è vista con il suo nuovo ragazzo, un ex compagno di scuola che frequentava da una ventina di giorni. Intanto l’ex, che faceva la guardia giurata in una portineria poco distante dal luogo del delitto, si è allontanato dal lavoro e si è appostato con l’auto sotto casa del nuovo compagno della 22enne. Una volta che Sara l’ha accompagnato a casa, ha atteso che il giovane rincasasse e conoscendo la strada che avrebbe fatto si è allontanato. Poi quando lei è passata con la sua auto l’ha inseguita per poi accostarsi e costringerla a fermarsi. Dalle indagini sull’auto del fermato sono stati riscontrati dei danni a uno specchietto e alla fiancata dell’auto, compatibili con la dinamica ricostruita dagli investigatori. Poi è entrato nell’auto di Sara e ci sarebbe stata un’animata discussione. A un certo punto il giovane ha cosparso l’auto con l’alcol gettandolo anche contro la vittima.

Sara ha provato a chiedere aiuto. Secondo quanto ricostruito, almeno due auto avrebbero visto la ragazza, probabilmente già cosparsa di alcol, chiedere aiuto mentre il suo ex stava dando alle fiamme la sua auto. Ma nessuno si è fermato né ha chiamato le forze dell’ordine. La madre della ragazza, verso le 3.30, preoccupata, avrebbe telefonato alla figlia “Sto rientrando”, le ultime parole di Sara. Poi più nulla. Tanto che a un certo punto la madre, insieme a un altro familiare, si è recata a cercarla a casa di un’amica che Sara aveva accompagnato a casa. Facendo la strada a ritroso, la donna avrebbe però notato l’auto in fiamme e si sarebbe avvicinata: avrebbe così scoperto la sua Toyota completamente distrutta e, poco lontano, il corpo della figlia.

Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva”. Ha sottolineato il sostituto procuratore di Roma Maria Monteleone nel corso della conferenza stampa sul fermo Vincenzo Paduano. “Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze ordine”, ha aggiunto il capo della squadra mobile di Roma, Luigi Silipo.

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