30 Aprile 2016

Lavoro: dalla “green economy” ben oltre i tre milioni di occupati

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Dall’installatore di impianti termici a basso impatto all’ingegnere energetico, fino ad arrivare all’esperto di acquisti verdi. Sono i green jobs che nel 2015 contano oltre 3 milioni di occupati. I dati sono contenuti in GreenItaly 2015, il sesto rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai, che misura e pesa la forza della green economy nazionale, secondo cui un’impresa su quattro dall’inizio della crisi ha scommesso su innovazione, ricerca, design, qualità e green economy.

(natura-living.it)

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Lavoro: dal “green job” ben oltre i tre milioni di occupati. In particolare, dal rapporto emerge che i green jobs sono i veri protagonisti dell’innovazione e anche le nostre piccole e medie imprese portano il loro importante contributo e primeggiano a livello europeo sul fronte della ‘riconversione verde’ dell’occupazione: dalla fine del 2014, il 51% delle Pmi italiane ha almeno un green job, più che nel Regno Unito (37%), Francia (32%) e Germania (29%).

La diffusione geografica della domanda di green jobs vede una marcata concentrazione nel Nord-Ovest con buone prospettive anche nel Nord-Est. Tra le regioni più virtuose su questo fronte troviamo la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Campania. Scendendo nel dettaglio provinciale, troviamo sul podio, con il più elevato numero di assunzioni ‘green’ nel 2015, la provincia di Milano, cui seguono la provincia Roma, Torino e Napoli.

Tra le figure professionali verdi, i green jobs più richiesti sono: l’installatore di impianti termici a basso impatto, l’ingegnere energetico, il tecnico meccatronico, l’ecobrand manager, l’esperto di acquisti verdi, l’esperto in demolizione per il recupero dei materiali, l’esperto del restauro urbano storico, il serramentista sostenibile, l’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo, il programmatore delle risorse agroforestali, l’esperto in pedologia (la scienza che studia il suolo), la genesi, sua composizione, le variazioni, soprattutto a fini agricoli, l’ingegnere ambientale, lo statistico ambientale e il risk manager. (ADNKRONOS)

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