24 Gennaio 2016

In quattro anni è crollata la produzione industriale in Italia

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Crolla la produzione industriale dell’Italia in quattro anni: nel 2014 risulta di 8,7 punti percentuali più bassa rispetto al 2010. La sua performance la colloca tra le peggiori dell’Eurogruppo (al quindicesimo posto), e nell’Europa a 28 (al venticinquesimo posto). Dalle tabelle Eurostat, elaborate dall’Adnkronos, emerge che, rispetto all’anno di riferimento 2010, per 10 paesi della zona euro la produzione industriale ha registrano una riduzione, mentre per gli altri 8 c’è stato un miglioramento; la media Uem registra un aumento di 1 punto percentuale.

(fxbrokersnews.com)

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In quattro anni è crollata la produzione industriale in Italia. In Italia dopo un avvio positivo (nel 2011 la produzione ha registrato un incremento di 1,2 punti), è iniziata una discesa inarrestabile: -6,4 punti nel 2012, -3 punti nel 2013 e -0,5 punti nel 2014. Il crollo maggiore si è registrano nel settore dell’energia, con una riduzione della produzione, dal 2010 al 2014, di ben 14,6 punti. Nello stesso periodo la produzione industriale nel settore dei beni intermedi è diminuita di 9,9 punti, quella dei beni di consumo di 9,4 punti e quella dei beni strumentali di 6,7 punti. Nell’euro zona l’unico settore in cui la produzione del 2014 è inferiore rispetto a quella del 2010 è l’energia (-10,4 punti); in leggero calo la produzione di beni intermedi (-0,3 punti). Mentre registra un leggero aumento il settore dei beni di consumo (+0,5 punti), e buoni risultati ottiene il settore dei beni strumentali (+8,5 punti).

Nella tabella che segue viene riportata la produzione industriale nei paesi dell’Europa a 18, in percentuale nel 2013 e nel 2014 (rispetto all’anno di riferimento 2010), e la differenza tra il 2010 e il 2014 in punti percentuali. I paesi sono classificati partendo dal peggior risultato realizzato nel 2014 e andano in ordine crescente.

Paese………………….2013………………2014…………differenza 2010/2014

Cipro…………………..72,2%……………71,5%………………-28,5

Grecia………………….89,2%…………..87,2%……………….-12,8

Spagna……………….89,9%…………….91,1%………………..-8,9

Italia………………..91,8%…………….91,3%…………………….-8,7

Malta………………….99,8%……………94,1%………………..-5,9

Finlandia………………96,6%…………..94,6%………………..-5,4

Portogallo……………93,4%…………….95,1%……………….-4,9

Paesi Bassi…………..99,3%…………….96,4%……………….-3,6

Francia………………..98,8%……………97,8%……………….-2,2

Lussemburgo…………92,3%……………98%…………………-2

Slovenia………………99,3%…………..101%…………………+1

Belgio……………….102,9%…………..103,9%………………+3,9

Germania……………106,5%………….107,9%………………+7,9

Austria………………107,4%…………..108,3%………………+8,3

Lettonia………………114,4%…………113,4%…………….+13,4

Irlanda…………………95,9%…………116,3%…………….+16,3

Slovacchia………….119,6%…………..124,1%……………+24,1

Estonia ……………..126,3%………….129,3%……………+29,3

Uem 18……………..100,2%………..101%…………………..+1

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