LietoColle pubblica la nuova edizione del libro del poeta sudcoreano Ko Un

Ko Un ha pubblicato oltre centoventi volumi, tra cui molti volumi di poesia, varie opere di narrativa (in particolare narrativa buddista), autobiografia, teatro, saggi, traduzioni dal cinese classico, libri di viaggi, ecc.. Selezioni di sue opere sono state tradotte in inglese (6-7 volumi), spagnolo (4-5 volumi), italiano, francese, tedesco, giapponese, cinese, vietnamita, ceco, bulgaro, svedese e danese.

LietoColle pubblica la nuova edizione del libro del poeta sudcoreano Ko Un. Ko Un è certamente un uomo che ha vissuto senza mai indietreggiare davanti alle avversità della vita. Non solo. Ha avuto anche il coraggio di affrontare le sue inquietudini rimanendo sempre al timone della sua esistenza.

In Italia è stato tradotto con competenza e passione da Vincenza D’Urso, docente di lingua e letteratura coreana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ora LietoColle pubblica la nuova edizione della raccolta di poesie “L’isola che canta”, che tanto bene è stata accolta dai lettori italiani.

Indiscusso il valore di Ko Un e lo si capisce subito leggendo una qualsiasi poesia inserita in questo straordinario libro.

“Per fortuna esiste il mare!/ Un nostro stravagante desiderio:/prendere tutte le campane del paese, le campane/ tutte,/e gettarle in mare/ fino a farle affondare.// E forse, fare così anche con altre cose.// Nell’arco di cent’anni,/ senza rintocchi di campane,/ senza neanche qualcosa di simile/ tutto apparirebbe estremamente vasto.// Alla fine, in piedi grazie alla pazienza delle nostre povere ossa,// dal fondo del mare, all’unisono,/ le campane sommerse risuoneranno./ Il loro suono partirà a razzo sopra il mare, diffondendosi in ogni dove del mondo.” (Affondando le campane)

Una sensibilità poetica fuori dal comune per un pensiero profondo servendosi di immagini e simboli significativi e importanti.

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