19 Settembre 2015

Luino: “Era proprio necessario il commissariamento del Circolo Pd?”

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(Un articolo di Diego Intraina) – In un momento in cui Luino ha bisogno di esprimere la maggiore esperienza politica e forza propulsiva si concretizza l’annunciata ma irrazionale mazzata. Il circolo cittadino del Partito Democratico viene commissariato dal Provinciale per il motivo a tutti ovvio: le avvenute dimissioni del Segretario e di tutto il Direttivo, dopo il percorso elettorale che ha disintegrato l’area PD successivamente all’eccellente consenso europeo del 40%.

(pdtoscana.it)

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Luino: “Era proprio necessario il commissariamento del Circolo Pd?”. Se il risultato elettorale può giustificare una radicale ripensamento e una revisione della linea strategica, non si può però certo condividere in una realtà come Luino la decisione del commissariamento, sapendo soprattutto che in questi prossimi mesi si dovrà prendere delle decisioni importanti sul futuro urbanistico della città e dunque sarà indispensabile concentrarsi con la massima tranquillità e ricchezza intuitiva. Non siamo a Roma, l’area del volontariato politico luinese è ben diverso e sicuramente non è coinvolto in operazioni da faccendieri.

Nessuno può mettere in discussione la serietà degli iscritti e dei simpatizzanti attivi di questo circolo, sicuramente capaci a riconoscere i propri errori e pronti dunque, per il bene della Città e del Partito, ad invertire la rotta al fine di ritrovarsi, tutti insieme, su un programma capace di recuperare un giusto consenso. Credere che si possa ottenere risultati creando situazioni di imbarazzo politico e di velata attesa è da folli e non giova a nessuno; sarebbe stato invece corretto stimolare al buon senso e al recupero di quella creatività virtuosa che ha sempre contraddistinto la storia della Sinistra luinese. Insomma, bisognava sollecitare la ripresa invitando ad un lavoro attivo e non creare condizioni di “stress elettorale”. Le donne e gli uomini a disposizione del partito è risaputo non sono mai tanti, chi ha fatto politica attiva sa quanto sia già molto impegnativo e difficoltoso il dovuto affiancamento ai consiglieri comunali in carica: questo è e rimane il vero problema della questione e non credo che si possa moltiplicare le forze con eventuali nuove elezioni di Segreteria e di Direttivi.

Invece dei buoni risultati li si può ottenere investendo su una ricerca e sulla strutturazione di nuove relazioni, lavorando seriamente soprattutto fuori dal Palazzo, presentando alla città (da subito) progetti credibili per la loro concretezza e coerenza politica; progetti che non si limitino al “cosa”, ma che facciano sperimentare anche nuovi e più efficaci comportamenti deliberativi: lavorare sul come della democrazia. Insomma la disfatta elettorale si doveva sconfiggere e subito superare con un forte e generoso spirito d’animo creativo e non “enfatizzando” un segnale di sconfitta o di velata impossibile svolta dirigenziale.

Una razionale riflessione politica, di buon senso, avrebbe richiesto una più sensibile e maggiore riflessione congiunturale, insomma una soluzione fiduciaria concentrata più a dare risposte chiare all’esigenze collettive del momento storico che a quelle interne del partito in profonda crisi partecipativa. Se, oggi si guarda con attenzione l’intera realtà Politica e Amministrativa di Luino non si può fare altro che aumentare la convinzione di questo urgente bisogno di buon senso, al fine di affrontare un periodo sensibile come quello in avvicinamento; non si può sottovalutare la complessità delle scelte che dovranno essere individuate; complesse scelte urbanistiche che dovranno essere prese all’interno di una preoccupante cornice, tendenzialmente ostinata, che continua a voler percorrere un evidente processo di decadenza democratica (cliccare qui) e di “delega passiva delle scelte” come quella perseguita con il concorso sulle aree centrali (clicca qui 1clicca qui 2).

Tutta la politica verrà sollecitata, da subito, a rispondere con soluzioni elaborate e ricercate, che possono essere individuate e risolte solamente decidendo d’intensificare e affrontare quelle mancate forme relazionali dialettiche interne ed esterne al partito; indispensabili relazioni capaci di segnalare e risolvere, in sé, i problemi interni di “equilibrio politico” e far scattare quelle felici intuizioni portatrici di svolte innovatrici che sicuramente non avrebbero permesso l’avvenuto scialacquamento del “capitale elettorale europeo”.

A Luino è mancato e continua a mancare questo Spirito, questa fonte di energia, e l’assenza, purtroppo, di singoli personaggi di turno a cui silenziosamente si affida la gestione dei beni comuni e ruoli strategici politici, non sempre giustificati dalle competenze. Anche il Partito Democratico, per riflesso tutta la Sinistra Storica luinese, ha pagato di conseguenza questa implosiva carenza, trovandosi in difficoltà organizzativa nella gestione delle relazioni; condizione necessaria, l’unica vera fornace d’energia creativa capace di progettare e costruire percorsi progressisti alternativi rispetto a quelli proposti dal centro-destra. Dunque per il bene del Paese e dell’intera Sinistra è opportuno che il circolo cittadino del Partito Democratico di Luino dimentichi di concentrarsi sulla ricerca di possibili papabili, oltretutto oggi di difficile reperibilità, e decida di lavorare nell’individuazione di una condivisa strategia organizzativa di coinvolgimento simile a quella di “giriamo la città” o “economia&territorio”, individuata nel 2006/2007 dai Democratici di Sinistra, al fine di risolvere un problema analogo di dirigenza.

In questo momento per evitare l’implosione del Pd e dell’intera area Sinistra serve dare una carica maggiore di attività al circolo cittadino e non una idea temporanea di sospensione: effetto già pienamente visibile se si passa davanti alla sede in via Manzoni. Bisogna ricercare e predisporre al più presto un “contenitore di relazioni” (dibattiti ed eventi) che insista nella determinata volontà d’incontrare nuovi pensieri e differenti operatori presenti nel territorio al fine di trasformare il partito in un concreto soggetto di sintesi politica e soggetto responsabile di formazione delle risorse umane.

Mi scuso con gli amici del Partito Democratico per questa invasione di campo; loro sanno bene, però, che ritengo la presenza e la forza del loro partito, per una località “media” come Luino, fondamentale per l’intera area del centro-sinistra, dunque una preoccupazione anche un po’ mi appartiene e che pertanto non posso ignorare; dunque: auguro per il bene del centro-sinistra luinese un buon lavoro a tutti gli amici Democratici.

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