10 Luglio 2015

Kite Surf, in Calabria i Campionati Mondiali: si attendono 100mila persone

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(ANSA) – Rilanciare una regione presentata come una realtà arretrata e regno della criminalità organizzata e al tempo stesso valorizzare una costa naturalisticamente straordinaria proponendo di viverla non con il solito mordi e fuggi estivo ma in modo ecologico e sostenibile: sono questi gli obiettivi raggiunti, in Calabria, grazie alla determinazione di uno sportivo appassionato del mare, che ha deciso di rimanere nella sua terra e di coniugare il suo sogno, il Kite surf, con lo sviluppo del territorio e il turismo. Così, da ieri, in una zona del litorale dove una volta non c’era nulla, si attendono centomila appassionati da tutto il mondo. Fino al 19 luglio, infatti, di fronte a Gizzeria (Catanzaro), nelle acque cristalline del Golfo di Sant’Eufemia si terranno i Campionati mondiali di Kite surf.

Kitesurf, Mondiali in Calabria (bisignanoinrete.com)

Kitesurf, Mondiali in Calabria (bisignanoinrete.com)

I Campionati mondiali di Kitesurf nel Golfo di Sant’Eufemia. Il campionato iridato arriva a distanza di un anno da quello europeo che, da tre stagioni consecutive, si svolge proprio in questo pezzo di paradiso del Mar Tirreno. Un luogo, uno spot come dicono nel linguaggio tecnico gli atleti, molto apprezzato dai rider per le sue caratteristiche di vento e mare, che è riuscito a battere le concorrenti candidate di Abu Dhabi e San Francisco (Usa). “Questa zona ha un sistema di venti davvero eccezionale – spiega Luca Valentini, insieme a Carmelo Cammarisano patron della manifestazione organizzata dal parco balneare ‘Hang Loose Beach’ – che è dovuta alla particolare conformazione geografica. In questo tratto di Calabria, infatti – prosegue – la distanza tra le due sponde, quella tirrenica e quella ionica, è alla minima distanza, poco più di 30 chilometri. E la presenza di una catena montuosa in mezzo amplifica il fenomeno per cui l’aria di terra scaldata dal sole si alza e attira aria dal mare, il cosiddetto ‘effetto venturi’. Il flusso è inoltre orientato in modo da non portare mai i kite al largo, ma permette lunghe traversate della baia a o di rientrare verso la riva. Condizioni ottimali”.

L’anima del progetto è Luca Valentini. Valentini, 43 anni, ex calciatore di Serie B, nella vita ha fatto molti mestieri, dall’animatore al promotore finanziario per una grande banca. Lui è un po’ l’anima di questo progetto, dato che, come racconta “quando arrivai qui da Catanzaro in questa parte di litorale non c’era praticamente nulla la località si chiamava ‘pesce e anguille’ semplicemente perché qui si pescavano, dato che c’era nell’interno un’area umida oggi molto ridimensionata. Ricordo – dice con un sorriso – che nel 2002 quando sono andato in Comune a chiedere le concessioni per avviare qui la nostra attività, mi guardavano con ironia, come se fossi un pazzo. E riuscimmo ad avere il lotto solo nel 2006! Ma io avevo capito che c’erano questi venti e una natura incontaminata, e così dalla decina di surfisti di allora siamo passati, l’anno scorso, ai 50 mila che sono transitati qui in soli 4 giorni per i campionati europei”. Piano piano, grazie anche all’accesso a fondi per lo sviluppo, sono nati i bagni “nel rispetto del contesto naturale e con l’uso il più possibile di materiali locali” e poi il ristoranti, il discobar, l’area per i camperisti, i campi gioco, le aree attrezzate per i bambini e il lido attrezzato. Perché al contrario di quanto di immagina, il kitesurfing non riguarda solo i giovani agonisti, ragazzotti dal fisico abbronzato e asciutto, ma anche uomini della ‘generazione surf’ che oggi si spostano con le famiglie.

Gli atleti, provenienti da ogni parte del mondo, si sfideranno nella formula “kite”, cioè una serie di regate, la stessa disciplina del kitesurf, selezionata per partecipare alle Olimpiadi del 2020. Ma, quest’anno, l’appuntamento di Gizzeria registrerà lo svolgimento di una delle quattro tappe (la prima si è svolta in Messico, questa di Gizzeria è la seconda, poi si terrà la terza negli Stati Uniti, la quarta in Australia) di un altro campionato del mondo, quello di “Hydrofoil”, nello specifico il “Kite Foil Gold Cup”, una tavola ultramoderna che ripropone il concetto di scivolamento rialzato sull’acqua. “Appena si prendono pochi nodi di velocità – racconta entusiasta uno dei partecipanti – la tavola si innalza come un aliscafo!”. La manifestazione però non sarà solo una gara. Gli enti e le aziende del territorio hanno infatti organizzato accoglienza e promozione delle tipicità locali, con visite guidate e stand di prodotti della provinci, show cooking e feste.

“La Calabria non è solo mare – spiega Sergio Zanardi, di Terrebrutie, tour operator specializzato nella Calabria naturalistica e culturale -. Abbiamo un entroterra meraviglioso, con ecosistemi e tradizioni ancora intatti, aree archeologiche importantissime e un’offerta gastronomica tra le più caratteristiche d’Italia. Bisogna far crescere questa Calabria”. Dello stesso avviso anche Pietro Raso, sindaco di Gizzeria, che ha sottolineato come tra i progetti ci sia il completamento di un’oasi naturalistica proprio in questa zona”. Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, presente alla giornata inaugurale ha detto che “un evento di questo spessore consentirà alla nostra regione di dimostrare la capacità di organizzazione e di accoglienza. La Calabria è un luogo meraviglioso e nei giorni di gare migliaia di persone avranno la possibilità di godere delle nostre bellezze e saranno testimoni di una realtà che può soltanto crescere. E non dimentichiamoci – ha continuato Oliverio – dell’effetto economico che questo evento produrrà per le casse degli operatori turistici della zona”. A suggellare il progetto è arrivato anche l’annullo filatelico: riproduce il disegno della Calabria sormontata da un atleta di kitesurf in azione con l’aquilone gonfiato dal vento. (ANSA – © Fabrizio Cassinelli)

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