9 Luglio 2015

Regione Lombardia: Riforma del turismo, approvato in Commissione il progetto di legge

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Primo via libera in Commissione Attività produttive alla riforma del turismo in Lombardia. Il provvedimento è stato approvato con i voti della maggioranza e l’astensione delle minoranze, pronte a sostenere la legge in Aula a fronte dell’accettazione di alcuni emendamenti. Il testo è arrivato in Commissione dopo quattro mesi di lavoro nel gruppo ristretto coordinato dal Consigliere Segretario dell’Udp, Daniela Maroni (Lista Maroni). Relatore è Mauro Piazza (NCD). Presente alla discussione e votazione anche l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario, Mauro Parolini.

(east-media.net)

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Il progetto, con i suoi 87 articoli, affronta la complessità del comparto in tutti i suoi aspetti, proponendo un sistema integrato in cui cooperino soggetti pubblici e privati per offrire prodotti e servizi innovativi e di qualità. La proposta di legge promuove aggregazioni e reti di impresa, attua politiche di semplificazione, favorisce accordi interistituzionali, mette tra le priorità l’accessibilità a servizi e strutture, spinge sulla digitalizzazione, apre le porte alla carta del turista. In Lombardia il comparto fa gravitare 55.000 aziende e 240.000 addetti per un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di euro. 25 i milioni di euro stanziati dalla Giunta per il triennio 2015-2017. Tra i nuovi strumenti un osservatorio regionale e questionari di gradimento uniformati per tutti i turisti.

Oltre 70 gli emendamenti presentati, molti dei quali accolti trasversalmente e altri ritirati per una eventuale condivisione in Aula.

Una grande occasione per rimettere in moto la grande fabbrica diffusa del turismo, ha chiosato sinteticamente il Presidente della Commissione, Angelo Ciocca (Lega Nord). “Il testo che approderà in aula per l’approvazione definitiva non è un semplice aggiornamento normativo, ma una vera e propria riforma che offre a tutto il comparto uno strumento moderno, concreto ed innovativo per affrontare le nuove sfide che pone un mercato in constante crescita come quello del turismo – ha sottolineato l’assessore Mauro ParoliniL’intenso e proficuo lavoro dei commissari e del relatore – ha aggiunto Parolini – ha inoltre permesso di accogliere molte delle indicazioni espresse dalle minoranze e delle osservazioni che sono emerse dal serrato confronto con le realtà associative del turismo”. “Esprimo grande soddisfazione per un lavoro costruttivo che ha visto una sinergica collaborazione di Giunta e Consiglio – ha dichiarato il relatore, Mauro PiazzaQuesta è davvero una legge riformista che coglie l’esigenza di mettere ordine in un settore in continua evoluzione e con diverse novità, e allo stesso tempo contribuirà a creare un mercato del turismo ancora più ampio, che possa essere portatore di lavoro e ricchezza e ambasciatore delle bellezze lombarde”. “Attraverso l’analisi del mercato attuale, abbiamo cercato in quattro mesi di lavoro di tradurre su carta le modalità concrete e innovative per consentire d’integrare le risorse, il patrimonio e tutti i portatori d’interesse – ha spiegato il coordinatore del gruppo di lavoro, Daniela MaroniDiamo a questa riforma una veste glocal, che parte dalla valorizzazione delle peculiarità locali per proiettare in ottica internazionale. Per questo spingiamo su innovazione, digitalizzazione, accessibilità, strumenti di valutazione”.

Le posizioni della minoranza.Con questo lavoro prendiamo a cuore il terzo motore economico della Lombardia, con migliaia di lavoratori e attività – ha detto in dichiarazione di voto Mario Barboni (PD), annunciando una astensione con riserva – Spero che in Aula si possano trovare accordi di buon senso. Serve un maggior coinvolgimento dei territori e dei responsabili di area vasta”. “Il giudizio è complessivamente positivo – ha detto Michele Busi (Patto Civico) – L’auspicio è che il turismo possa riprendere a muoversi dopo anni difficili. Bene la valorizzazione delle associazioni di categoria e delle imprese famigliari”. “La nostra astensione è motivata dal non aver condiviso l’accelerazione delle tempistiche, senza aspettare la riorganizzazione istituzionale delle province e della città metropolitana e la verifica delle diverse competenze – ha detto Stefano Buffagni (M5S) – In Aula sarà necessario intervenire per meglio regolare chi contribuisce alla ricettività senza fare impresa, con possibili forme di concorrenza sleale. Sui b&b chiediamo regole più chiare e migliori. Anche le modalità di turismo religioso non devono costituire forme di concorrenza sleale”.

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