16 Marzo 2015

Cinema: la recensione di “Cenerentola”, la trasposizione cinematografica del classico Disney

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(Una recensione di Francesco Ruzzier per “storiadeifilm.it“) – Ecco la fa­vo­la di Ce­ne­ren­to­la se­con­do Ken­ne­th Bra­na­gh. 

La recensione di “Cenerentola”. L’in­cre­di­bi­le ed im­me­ri­ta­to suc­ces­so al bot­te­ghi­no di Alice in Won­der­land di Tim Bur­ton nel 2010 e l’ir­re­fre­na­bi­le mania di se­ria­liz­za­re qual­sia­si pro­dot­to dal pub­bli­co tra­sver­sa­le da parte del si­ste­ma hol­ly­woo­dia­no, hanno dato il via ad una delle più pe­ri­co­lo­se e meno sti­mo­lan­ti ten­den­ze ci­ne­ma­to­gra­fi­che degli ul­ti­mi anni: la tra­spo­si­zio­ne – pre­fe­ri­bil­men­te in chia­ve dark – delle fiabe clas­si­che.

Nel­l’ul­ti­mo lu­stro ci sono state re­ga­la­te por­ca­te di suc­ces­so come Bian­ca­ne­ve e il cac­cia­to­re, Cap­puc­cet­to rosso san­gue e Ma­le­fi­cent, nes­su­na delle quali era riu­sci­ta nel­l’in­ten­to di ri­crea­re la magia dei testi ori­gi­na­li, né tan­to­me­no aveva con­tri­bui­to ad ag­giun­ge­re qual­co­sa di in­no­va­ti­vo. Ecco che in que­sto con­te­sto, di­sa­stro­so e de­so­lan­te, le aspet­ta­ti­ve per il Ce­ne­ren­to­la di Ken­ne­th Bra­na­gh erano ai mi­ni­mi sto­ri­ci. Ogni tanto, però, è de­ci­sa­men­te pia­ce­vo­le es­se­re smen­ti­ti, e lo è anche di più l’es­se­re sor­pre­si: la tra­spo­si­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca del clas­si­co Di­sney messa in scena dal re­gi­sta bri­tan­ni­co rie­sce lad­do­ve tutti ave­va­no fi­no­ra fal­li­to, crean­do un gio­iel­lo di pura magia. Bra­na­gh ha di­mo­stra­to che a volte, il ci­ne­ma, è una sem­pli­ce que­stio­ne di … (per continuare a leggere la recensione cliccare qui –>> “storiadeifilm.it”).

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