20 Settembre 2014

Ucraina, la compagnia petrolifera Lukoil lascerà il paese. Concluso un affare da 300 milioni di dollari

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Lukoil, la maggiore compagnia petrolifera privata russa, venderà la sua rete di pompe di benzina in Ucraina per una cifra intorno ai 300 milioni di dollari. Lo ha reso noto alla stampa il suo presidente Vagit Alekperov, il quale ha aggiunto che i documenti sull’accordo sono al momento al vaglio del Servizio anti-monopolio ucraino. “Aspettiamo la fine del mese per ricevere l’autorizzazione alla vendita”, ha aggiunto. A luglio era stato annunciato un accordo preliminare con il gruppo austriaco Amic Energy Management per la vendita di circa 240 stazioni di servizio e sei serbatoi di stoccaggio.

(ukrainebusiness.com.ua)

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La compagnia petrolifera Lukoil lascerà l’Ucraina. Dopo l’annuncio di luglio, il gruppo austriaco Amic Energy Management ha rilevato circa 240 stazioni di servizio e sei serbatoi di stoccaggio dalla Lukoil, compagnia petrolifera russa. L’accordo dell’affare si aggira intorno ai 300 milioni di dollari. A luglio la compagnia petrolifera russa, poi colpita dalle sanzioni Usa, non aveva specificato se la decisione fosse legata all’escalation di tensione tra Mosca e l’Occidente e alle difficoltà registrate nelle sue operazioni in Ucraina, dove membri del gruppo paramilitare nazionalista Pravi Sektor avevano bloccato alcuni distributori nel tentativo di estorcere carburante per rifornire l’esercito di Kiev. Lukoil sta anche valutando le implicazioni delle sanzioni occidentali sulle attività della sua joint venture con la francese Total.

Gli Usa hanno imposto sanzioni su le più grandi major energetiche russe, comprese Gazprom, Rosneft e Lukoil, impedendo alle società americane di partecipare alle attività di esplorazione e produzione petrolifera nell’Artico e in acque profonde, e di esplorazione nello shale oil, il petrolio imprigionato nelle rocce. Lukoil aveva in progetto con Total di esplorare giacimenti di petrolio di scisto in Siberia. La major francese, inoltre, sta anche sviluppando il progetto Yamal da 27 miliardi di dollari per gas naturale liquefatto, con il secondo più grande produttore di gas russo, Novatek, e la cinese Cnpc. (AGI)

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