18 Aprile 2014

Calcio, il capitano dell’Inter Zanetti incontra Papa Francesco

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Javier Zanetti e la fede. Il capitano dell’Inter non ha mai nascosto il suo rapporto profondo con la religione, un legame rinnovato ogni volta anche con gli incontri in Vaticano con i pontefici: e l’arrivo di Papa Bergoglio, argentino come lui, ha reso ancora più intenso il legame.

Il capitano dell'Inter, Javier Zanetti, nell'incontro di oggi con Papa Francesco (ansa.it)

Il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, nell’incontro di oggi con Papa Francesco (ansa.it)

“Da argentino provo un’emozione enorme ad avere un Papa connazionale, soprattutto perché ho avuto l’occasione di conoscerlo e mi sono trovato davanti una persona con un grande cuore – ha detto il nerazzurro in un’intervista a Sky -. Quando mi han detto che c’era la possibilità di incontrare Papa Francesco è stata un’emozione unica, enorme, perché sono andato con la mia famiglia. Di sicuro per me è stato un momento unico che difficilmente dimenticherò nella mia vita”.

Un Papa che ama lo sport. “Tifa una squadra molto importante in Argentina, il San Lorenzo, a cui tra l’altro ha portato molta fortuna perché ha vinto il campionato di recente – continua Zanetti -. Abbiamo avuto la possibilità di parlare di calcio, dell’Inter e di quello che facciamo anche fuori dal calcio, con l’Inter, attraverso Inter Campus. Credo sia stato davvero un bel momento”.

Il capitano dell’Inter aveva incontrato anche Woytila, che il 27 aprile sarà canonizzato insieme a Papa Roncalli e la cerimonia sarà trasmessa in 3D da Sky e nel mondo. “E’ una grande iniziativa, vedere in 3D un evento così importante, credo che tutto il mondo lo aspetti, si sentiranno tutti coinvolti da questo grande avvenimento e speriamo che la gente che può partecipare da vicino e quella che dal mondo farà arrivare la propria fede, sia numerosa. Sono stati due Papi molto importanti, ognuno con le proprie idee, però credo che attraverso la loro fede abbiano cercato di trasmettere al mondo dei messaggi molto positivi”.

Quanto agli incontri con i pontefici Zanetti si dice fortunato: “Quando arrivai in Italia nel 1995 ho avuto subito la possibilità di incontrare Papa Giovanni Paolo II, siamo andati a Roma, ci siamo svegliati molto presto perché ha celebrato una messa solo per noi alle 7 del mattino, a me e agli altri connazionali, Batistuta, Balbo, Chamot, Fonseca. Dopo Papa Ratzinger a San Siro in occasione dell’incontro delle famiglie. Anche lì ho portato la maglia dell’Inter, avevo il bambino appena nato da due mesi e ho un bellissimo ricordo, la foto in cui il Papa bacia la testa al mio bambino, l’ho messa in un quadro ed è sicuramente un ricordo importante”.

E la fede ha sempre accompagnato la sua vita anche da calciatore di Zanetti: “C’è stato un compagno, che ora gioca al Galatasaray, Wesley Sneijder, che non era così fedele – racconta l’interista -. Noi tutti il sabato dopo il ritiro andiamo a messa, viene un prete a celebrarla, e parlando con Wesley l’abbiamo avvicinato alla Chiesa. Mi ricordo che questo Padre ha parlato con Wesley, che da quel momento è diventato molto religioso e ha voluto sposarsi con questo Padre.”

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