11 Marzo 2014

Sex-toys a spese del consiglio della Provincia di Bolzano? La procura smentisce

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Gadget erotici a spese del consiglio provinciale di Bolzano: è quanto scoperto dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta della procura sulle rendicontazioni dei gruppi consiliari.

(lagazzettadiviareggio.it)

(lagazzettadiviareggio.it)

Tra le spese presentate dai Freiheitlichen risulterebbe – come scrive il Corriere dell’Alto Adige – uno scontrino di 64,92 euro per l’acquisto di un vibratore e altri due oggetti ad uso erotico. “Dobbiamo verificare, se fosse così non sarebbe corretto”, ha detto all’ANSA il capogruppo Pius Leitner.

L’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari della Provincia di Bolzano, che potrebbe causare un altro terremoto politico dopo quello delle “pensioni d’oro”, è partita a inizio anno. Il 24 gennaio la Guardia di finanza si era infatti presentata in consiglio provinciale e aveva proceduto al sequestro dei bilanci dei gruppi.

La segnalazione su presunte irregolarità nell’utilizzo dei contributi sarebbe giunta da una persona interna al consiglio. La Guardia di finanza era così partita dall’analisi dei contributi di un preciso gruppo consiliare, forse proprio dei Freiheitlichen ora nell’occhio del ciclone per il rimborso di un acquisto in un sexy shop, per poi estendere l’indagine a tutti i gruppi.

Ma è la stessa Procura che smentisce: “lo scontrino di 64,92 euro emesso da un noto sexy-shop di Bolzano il 16 maggio 2012 relativo alla presunta spesa di alcuni oggetti erotici, tra cui un vibratore, da parte dei Freiheitlichen, non compare negli atti della Procura di Bolzano in merito all’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari”. Ad affermarlo, il sostituto procuratore Giancarlo Bramante, titolare dell’inchiesta, attualmente, però, in attesa di ricevere l’informativa dalla Guardia di Finanza.

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