17 Maggio 2016

Cremenaga, intervista al candidato sindaco Nicoletti: “Partire dalle piccole cose e ascoltare i cittadini”

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Dopo l’intervista pubblicata ieri, al sindaco uscente di Cremenaga e candidato per “Unione Democratica”, Domenico RIgazzi, oggi siamo andati ad incontrare un altro candidato, Davide Nicoletti, che guida la sua lista “La Giovane Cremenaga”. Un gruppo di ragazzi under 35 che sembra avere le idee molto chiare: “Partire dalle piccole cose ed ascoltare i cittadini per migliorare il paese”. Ecco la sua intervista.

I componenti della lista "La giovane Cremenaga", guidata dal canddato sindaco Davide Nicoletti

I componenti della lista “La giovane Cremenaga”, guidata dal canddato sindaco Davide Nicoletti

Per quale ragione hai deciso di candidarti?

Ho deciso di candidarmi per dare a Cremenaga una scelta nuova e giovane, qualcosa che possa svegliare il paese e renderlo più vivo.

Da anni sei attivo in paese organizzando eventi per i giovani. Da dove nasce questa tua volontà?

Nasce tutto riassumendo una frase: “In questo paese non c’è niente e non si fa niente. Beh, facciamo qualcosa”. Negli anni ho avuto la fortuna di avere attorno persone, soprattutto ragazzi, pronti a mettersi in gioco e insieme abbiamo fatto molto per la nostra comunità. Ora è giunto il momento di fare un passo avanti e, supportato da alcuni dei giovani con cui ho collaborato negli anni, ho deciso di creare questa nuova lista, “La giovane Cremenaga”.

Da chi è composta la lista?

La lista “La Giovane Cremenaga” non è una lista formata da forze politiche, ma da ragazzi che, con impegno e volontà, si sono messi in gioco e a disposizione del Comune di Cremenaga e dei suoi cittadini per iniziare un nuovo percorso di collaborazione. Il nostro deve essere un percorso da attuare nel pieno rispetto della trasparenza amministrativa, aperto al confronto, all’arricchimento e all’approfondimento, ispirato ai principi della democrazia, della solidarietà e della tolleranza.

Quali sono gli obiettivi della vostra lista civica?

Obiettivo primario è quello di cogliere appieno, incrementandole, le potenzialità del sistema locale con iniziative atte a rendere il paese più vivibile e partecipativo.

Ci puoi presentare i candidati?

Bellofatto Luca: classe 1988, frontaliere, massaggiatore fisioterapista determinato e ambizioso. Bona Veronica: classe 1994, studentessa in Relazioni pubbliche e comunicazione d’impresa, creativa e ricca di idee. Carpinato Noemi: classe 1988, laureata in giurisprudenza, seria e professionale, gran punto di forza della nostra lista. Carta Michel: classe 1993, studente in scienze infermieristiche, sempre pronto ad aiutare il prossimo, e nonostante la sua giovane età ha grandi esperienze nel volontariato tra 118 e protezione civile, un volontario instancabile. Grechi Alan: classe 1985, frontaliere, metalcostruttore, gran lavoratore, sempre pronto a dare una mano con la sua esperienza e la sua voglia di fare. Marrazzo Fabio: classe 1995 il più giovane della squadra, frontaliere, impiegato in logistica e studente Manager in logistica, gran sportivo, anche lui pieno di voglia di fare e di imparare. Orizio Andrea Arian: classe 1993, diplomato come geometra, gran appassionato del nostro territorio e della sua storia, amico degli alpini e volontario in protezione civile. Infine, Provini Arianna: classe 1994, estetista, una ragazza intraprendente e con la testa sulle spalle.

Quali problematiche riscontri a Cremenaga?

Cremenaga è un paese che tende a chiudersi in sé stesso, basta vedere i numeri dei volontari nelle varie associazioni che sono sempre più bassi, fatta eccezione del Gruppo Giovani Cremenaga, si ha la tendenza a catalogare le persone in base al loro cognome o appartenenza politica. È questo in una piccola comunità non porta a nulla.

Quali le critiche che muovete nei confronti dell’attuale amministrazione?

Premetto che sono stato candidato consigliere con l’attuale amministrazione cinque anni fa, ma sono rimasto fuori dal consiglio in quanto non ho raggiunto il numero di voti minimo per potervi entrare. Ho collaborato con loro in più occasioni e una critica che mi sento di poter muovere è la mancanza di chiarezza e la voglia di mettersi in gioco. Mi spiego: la mancanza di chiarezza non comporta per forza sotterfugi o quant’altro, ma più che altro denota la volontà di non confrontarsi con il cittadino e spiegare che determinate cose sono così, non per volere di una persona, ma perché il sistema lo impone. In questi anni si è pensato a grandi opere come ristrutturazione della Soms o il rifacimento della Scuola dell’infanzia, però se ci facciamo un giro nel paese troviamo un oratorio dove la metà delle giostre cadono a pezzi e si ha paura a lasciare i propri figli; le porte del campo sono instabili, ma alzando gli occhi troviamo telecamere di ultima generazione a monitorare il piccolo campetto. Ma anche il parco davanti al comune dove le altalene dei più piccoli sono in pessimo stato e pericolanti. Insomma le cose grandi sono belle, ma bisogna iniziare dalle piccole cose e per conoscere queste “piccolezze” bisogna dialogare con la gente, farsi un giro per il paese e incontrare i cittadini. Mi sento di dire una sola cosa a tutti gli elettori: non votate amici o parenti solo perché vi sentite “costretti”… come diceva il Grande Paolo Borsellino: “Il vero cambiamento si fa in cabina elettorale con la matita in mano”.

Quali i punti di forza di Cremenaga?

La forza di Cremenaga è un paese di circa 830 abitanti dove tutti si conoscono e la voglia di collaborare è tanta, anche se a volte viene messa a rischio da vecchie vicende personali. Noi siamo nuovi e fuori da tutte queste vecchie storie e puntiamo nel coinvolgere tutta la comunità.

A quali partiti o schieramenti politici vi sentite più vicini?

Sinceramente è una domanda che non ci siamo mai posti, il nostro unico problema è arricchire il nostro territorio e renderlo un posto migliore.

Quale la vostra posizione sui frontalieri?

Io per primo sono un frontaliere, come molti tra i candidati consiglieri e la maggior parte del paese. La questione ci sta molto a cuore vivendola anche in prima persona. Faremo tutto il possibile per aiutare la categoria.

E sull’Ospedale di Luino così tanto importante su tutto il territorio?

L’ospedale di Luino è una risorsa importante per il territorio e va tutelata. Faremo il possibile per aiutare le varie associazioni e tutti gli enti locali che lottano a favore del suo mantenimento e potenziamento.

Quali le prime decisioni che prenderete qualora veniste eletti dalla cittadinanza?

Partiremo con la prima assemblea dei cittadini e con loro decideremo quali sono le esigenze primarie per il paese, ricollegandole ai punti del nostro programma elettorale. Ascolteremo i cittadini e insieme a loro decideremo cosa fare del nostro paese. Non gli daremo voce solo una volta ogni 5 anni.

Nei prossimi giorni e settimane continueremo il nostro viaggio tra i candidati sindaci dei paesi del territorio: Cremenaga, Lavena Ponte Tresa, Brezzo di Bedero e Montegrino Valtravaglia.

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