(ANSA) L’auto condivisa piace sempre di più agli italiani: gli iscritti alle società di car sharing nel 2016 per la prima volta hanno superato il milione di persone, per la precisione 1.080.000 tesserati pari a un +70% sul 2015, mentre le 6.000 vetture proposte dai vari operatori sono state noleggiate per complessive 6,27 milioni di volte.
In Italia boom del car sharing, oltre sei milioni di auto noleggiate. I dati, che evidenziano il successo di questa formula, sono stati diffusi oggi da ANIASA (l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria) nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi a Milano. In particolare, Milano e Roma si confermano le citta italiane leader nello Stivale, con un peso dell’80% sul business complessivo del car sharing. Torino e Firenze invece rivelano una crescita importante di questo servizio, che nel 2016 ha visto crescere a livello nazionale sia le dimensioni delle flotte sia i numeri di noleggi del 33%.
Interessante è il profilo dell’utente medio di car sharing che emerge da una ricerca effettuata dalla stessa ANIASA, in collaborazione con la società di consulenza strategica Bain & Company. Secondo i dati, emersi da interviste effettuate tramite Internet su un campione di 2.000 persone, il profilo tipo di chi guida veicoli condivisi è quello di un uomo, 38 anni di età, pendolare, vive in zone centrali (46%) o semi-centrali (27%) della città nella quale utilizza il servizio. Prende di media l’auto una volta la settimana (solo nel 6%-7% dei casi con maggiore frequenza), e la utilizza per motivi legati all’attività lavorativa. Il pericolo di rimanere senz’auto per indisponibilità dei mezzi viene parzialmente aggirato con l’associazione a più operatori, in media 2,8. Dal rapporto risulta come in base alle necessità degli utenti varino giorni e orari di maggior richiesta dei mezzi: ”lavorativo, dal lunedì al venerdì, con un picco di utilizzo tra le ore 9 e le 12, e personale, in particolare nel weekend, con un picco pomeridiano tra le 16 e le 19”.
Altro dato interessante emerso dalla ricerca è come in base all’età dei soci di car sharing cambi notevolmente la propensione alla frequenza di utilizzo delle vetture condivise: gli intervistati di 44 anni hanno dichiarato di averne guidata una e per una sola volta oltre sei mesi fa, quelli di 41 sempre una ma entro i sei mesi dalla domanda, quelli di 39 anni ne fanno un uso di almeno una volta al mese, i trentottenni scendono a una volta la settimana mentre chi ha 36 anni sfrutta il car sharing con elevata frequenza, sia nei feriali sia nei festivi.
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