3 Maggio 2017

Luino, flash-mob dei grillini per la diretta streaming. “Che fine ha fatto? Vi fa paura?”

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La mozione sulla diretta streaming è stata approvata dal comune di Luino lo scorso mese di novembre dall’assemblea consiliare, ma ad oggi ancora non sono state avviate le procedure per permettere le riprese. Così, a sei medi di distanza, il gruppo di attivisti grillini luinesi, Luino 5 Stelle, ieri ha fatto un flash-mob prima della seduta indossando alcune magliette come in foto. Dal canto suo, invece, il presidente del consiglio comunale, Davide Cataldo, li ha invitati, in base al regolamento comunale, a toglierle. Ecco la nota stampa firmata da Gianfranco Cipriano.

Luino, flash-mob dei grillini per la diretta streaming. “Che fine ha fatto? Vi fa paura?”. Un flash-mob quello che ha avuto luogo nella serata di ieri prima dell’inizio della seduta del consiglio comunale a Luino. Ad organizzarlo il gruppo di attivisti grillini luinesi, Luino 5 Stelle, che hanno contestato all’amministrazione il mancato avviamento delle procedure finalizzate a permettere le riprese delle sedute consiliari, nonostante l’approvazione della mozione riguardante la diretta streaming sia avvenuta nel mese di novembre scorso. Il gruppo di attivisti penstastellati ha voluto rammentare al consiglio l’impegno preso presenziando il sala consiliare con delle magliette bianche recanti la parola “STREAMING”. Il presidente del consiglio comunale, Davide Cataldo, li ha invitati a toglierle prima che fosse dato inizio alla seduta, come da regolamento comunale. A spiegare le motivazione dell’iniziativa una nota stampa firmata da l’attivista Gianfranco Cipriano.

“Lo streaming fa paura e quindi continuano a rimandarne la realizzazione – spiega l’attivista Gianfranco Cipriano in merito alle motivazioni del flash mob avvenuto nella serata di ieri in consiglio comunale -. E’ vergognoso che si vada avanti con le audio cassette in consiglio comunale, da pelle d’oca, poi, il reverse della cassetta quando finisce il nastro… siamo nel 2017. Lo streaming darebbe la possibilità, oltre che di far capire ai cittadini cosa accade in consiglio, di svelare i teatrini e giochetti della politica, che si instaurano nel palazzo. Sono utili, poi, come deterrente a comportamenti imbarazzanti come quelli di ieri: per evitare la spaccatura della maggioranza si tronca il consiglio comunale senza dar possibilità alle minoranza di esprimere le loro opinioni o pareri politici. Con la stessa superficialità – continua Cipriano -, c’è da capire con quali tempi e modi, sono state affrontate le questioni Alptransit. Si è passati dalla leggerezza iniziale alla preoccupazione e all’attenzione solo nell’ultimo periodo, anche grazie al nostro pressing e al nostro lavoro di allarme e informazione per i cittadini, solo man mano che avvengono queste cose. Nonostante questo ci riteniamo soddisfatti del fatto che la maggioranza e la minoranza prendano spunto dalle nostre iniziative, aderendovi, come ad esempio quelle di Bosoni sulla sicurezza. In quel frangente la nostre proposta è stata quella di aprire un fronte comune con tutti i sindaci dei comuni interessati da AlpTransit e abbiamo apprezzato il fatto che per la prima volta il sindaco lo abbia riconosciuto. Sono tante le battaglie politiche che stiamo portando avanti e che l’amministrazione, fortunatamente, sembra stia recependo. Per la questione delle dirette streaming, invece, non è stato ancora fatto nulla. Nonostante la cosa sembrasse imminente al momento dell’approvazione della mozione avvenuta in novembre, a oggi ancora nulla. Aspettiamo con ansia”.

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