26 Marzo 2017

20enne ucciso a botte da un gruppo di giovani tra calci, pugni e sprangate

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E’ morto questa sera un ragazzo ventenne di Alatri, nel Frusinate, massacrato di botte da un gruppo di giovani nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Lo si apprende da fonti sanitarie. Trasportato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I di Roma prima di morire era ricoverato in terapia intensiva.

Foto di repertorio (huffingtonpost.it)

20enne ucciso a botte da un gruppo di giovani tra calci, pugni e sprangate. E’ morto questa sera all’ospedale Umberto I di Roma Emanuele Morganti, 20 anni, di Tecchiena, massacrato di botte nella notte tra venerdì e sabato fuori da un circolo privato nel centro di Alatri, in Ciociaria. Il giovane, pestato a calci, pugni e con un oggetto che forse potrebbe essere una spranga di ferro o un paletto, è apparso fin da subito in condizioni gravissime, con fratture multiple al cranio ed emorragia cerebrale.

Trasferito dall’ospedale di Alatri al Policlinico, è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma le speranze di una ripresa sin da subito erano ridotte al lumicino. A scatenare il brutale pestaggio, su cui ora indagano i carabinieri del Comando provinciale di Frosinone, sarebbe stata una discussione, forse per una ragazza.

Intanto, in Ciociaria la tensione è alle stelle. Dal suo profilo Facebook il consigliere comunale Roberto Addesse, secondo cui Morganti era morto nel pomeriggio (notizia smentita dall’ospedale, ndr), ha invitato a rinviare la fiaccolata in programma a breve: “Mi rivolgo a chi ha organizzato la fiaccolata di questa sera in piazza ad Alatri. Alla luce del tragico evento penso sia molto pericolosa… forse meglio annullarla e farla tra qualche giorno in ricordo del povero Emanuele…”.

L’iniziativa è però ora confermata. “La Fiaccolata contro la cattiveria delle persone da un’idea del mio amico Luca Tagliaferri alle 20 – scrive l’organizzatrice su Fb – mi auguro che Alatri con tutti i suoi cittadini esca da quell’indifferenza e da una rassegnazione ingiustificata. Ognuno si munisca di una candela”. (ADNKRONOS)

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