25 Marzo 2017

Papa Francesco a Milano, una folla ad accoglierlo a Monza. In 80mila a San Siro

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Papa Francesco parla ai fedeli milanesi: “La Chiesa deve aprirsi anche ai non credenti”. In attesa del Pontefice fin dall’alba. Nelle case popolari di via Salomone ospite di una famiglia di musulmani. Folla e malori in Duomo per l’Angelus, poi la grande messa nel parco di Monza. Prima il pranzo con i detenuti di San Vittore.

Papa Francesco a Milano, una folla ad accoglierlo a Monza. In 80mila a San Siro. Il tanto atteso giorno sta proseguendo. Una visita che aspettavano centinaia di migliaia di persone, itinerante in 5 tappe, partendo dall’arrivo a Linate di questa mattina. Papa Francesco si è poi trasferito alle Case Bianche di via Salomone-via Zama, nella parrocchia di San Galdino, dove ha incontrato due famiglie, per proseguire poi all’Angelus in piazza Duomo, la visita al carcere di San Vittorie, la celebrazione della Messa al Parco di Monza. La giornata milanese si chiude per l’ultima tappa allo Stadio Meazza a San Siro dove, alle 17.30, incontra i ragazzi cresimati, i genitori, i padrini e le madrine, rispondendo ad alcune domande di un cresimato, di un genitore e di un catechista.  A questo momento si sono iscritte 80mila persone.

La Messa nel verde del Parco di Monza. Due grandi torri in alluminio e ferro a sorreggere la copertura, come i pilastri di un grande ponte gettato da un lato all’altro del lungo frontale, a evocare lo scambio e l’incontro tra culture e fedi. Il fondale, in pannelli di legno riciclato, che riproduce la decorazione del Duomo di Monza. Questo il grande palco – ideato dall’architetto Claudio Santucci e realizzato dalla società Safe event solutions – teatro della celebrazione eucaristica presieduta da papa Francesco e concelebrata dai Vescovi lombardi nel Parco di Monza, vicino a Villa Mirabello. Su una superficie di oltre 400 mila mq tre aree: sulla sinistra la grande tribuna a gradoni per coro e orchestra; al centro l’altare liturgico e le sedute dei celebranti; a destra l’area riservata ai disabili. Montati anche 6 maxischermi 10×8 m per la proiezione in diretta delle tappe precedenti della visita e poi delle varie fasi della Messa stessa.

La celebrazione è il momento-clou della visita, che richiama centinaia di migliaia di fedeli da tutto il territorio della Chiesa ambrosiana e anche da fuori. A 24 ore dall’evento già 700 mila i fedeli registrati, decine di migliaia dei quali provenienti dalle altre diocesi lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Vigevano) e da altre regioni (Trentino, Emilia, Piemonte, ecc). Tra le presenze, 500 militari con le loro famiglie (complessivamente 1.700 persone), dei corpi della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, dell’Esercito e dell’Aeronautica, un centinaio di gruppi delle scuole medie superiori e un migliaio di studenti dell’Università Cattolica. Celebrazione animata vocalmente da cinquecento coristi presenti sul palco e coordinati da don Claudio Burgio, direttore della Cappella del Duomo di Milano, e dagli 8.600 coristi venuti spontaneamente dalle parrocchie lombarde. Tra i canti la scelta è caduta su composizioni intonate alla liturgia del giorno e su opere di autori, passati e contemporanei, che hanno svolto e svolgono attività musicale nella Diocesi di Milano, come Luciano Migliavacca, Luigi Molfino e Renato Fait.

Ad accogliere il Papa al suo arrivo, Pietro Luigi Ponti (presidente della Provincia di Monza e Brianza), Giovanna Vilasi (prefetto di Monza) e Roberto Scanagatti (sindaco di Monza). Prima della celebrazione la consegna ideale al Pontefice, da parte del direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti, dei 55 appartamenti ristrutturati nel quartiere Niguarda di Milano destinati a persone in difficoltà, un progetto voluto dall’Arcivescovo Scola. Presenti tra i fedeli due delle famiglie assegnatarie. A concelebrare la Messa presieduta dal Papa in rito ambrosiano (con la liturgia prevista per la solennità dell’Annunciazione del Signore e il servizio liturgico curato dai seminaristi del Seminario diocesano, dai ministranti del Duomo – Comunità San Galdino – e da volontari dell’Unione Diocesana Sacristi), quattro Cardinali di origine ambrosiana (Angelo Scola, Gianfranco Ravasi, Francesco Coccopalmerio e Renato Corti), 40 Vescovi e oltre un migliaio di sacerdoti di cui 70 anziani o con disabilità. Intenzioni di preghiera recitate da una suora a nome di tutti i consacrati e le consacrate, un rappresentante di Azione cattolica per le associazioni, un esponente di Comunione e Liberazione per i movimenti e due migranti a nome delle comunità straniere presenti in Diocesi. All’offertorio pane e vino per l’Eucarestia portati all’altare da una famiglia di Monza e altri sette fedeli, provenienti da ognuna delle diverse Zone pastorali della Diocesi. Per distribuire la comunione ai fedeli, oltre a un centinaio di diaconi permanenti e seminaristi, presenti 700 ministri straordinari (uomini, donne, consacrati) provenienti da tutte le 1.107 parrocchie della Diocesi.

Ultima tappa, stadio di San Siro: 80mila ragazzi cresimandi con parenti ed educatori. Il saluto del Pontefice, alla Milano che verrà.

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