21 Marzo 2017

Studio choc, addio alla Grande Barriera Corallina. Greenpeace: “Sta cuocendo viva”

Tempo medio di lettura: 2 minuti

La Grande Barriera Corallina australiana è praticamente morta. Nel 2016 la più larga struttura corallina esistente sulla Terra ha visto infatti uno sbiancamento senza precedenti a causa di un temporaneo aumento della temperatura del mare fino a 4 gradi. Che, tradotto, significa: sbiancamento del 90% dei coralli e morte di più del 20%; al Nord, sono scomparsi due terzi dei coralli.

Studio choc, addio alla Grande Barriera Corallina. Greenpeace: "Sta cuocendo viva"

(lifegate.it)

Studio choc, addio alla Grande Barriera Corallina. Greenpeace: “Sta cuocendo viva”. E’ il risultato di uno studio pubblicato su ‘Nature’ nei giorni scorsi, secondo il quale proteggere le barriere dalla pesca e migliorando la qualità dell’acqua non previene lo sbiancamento del corallo quando si verificano importanti aumenti della temperatura degli oceani. “Il riscaldamento globale è la minaccia numero uno” afferma David Wachenfeld del Parco marino della Grande Barriera Corallina, co-autore della ricerca. “Lo sbiancamento che si è verificato nel 2016 rafforza fortemente la necessità urgente di limitare il cambiamento climatico, come concordato dai leader mondiali nell’Accordo di Parigi”.

A rischio lo status di “patrimonio mondiale Unesco”. “E’ stato il terzo maggior episodio che ha colpito la Grande Barriera dopo le più recenti ondate di calore del 1998 e del 2002. Ora ci stiamo attrezzando per studiare la potenziale numero ‘4’”, afferma Terry Hughes, professore a capo dell’Arc Centre of Excellence for Coral Reef Studies. Che aggiunge: “Il cambiamento climatico non è una minaccia futura. E’ qualcosa che colpisce la Grande Barriera Corallina da 18 anni” si legge sul ‘New York Times’. Pochi giorni fa è arrivato anche l’allarme lanciato da Greenpeace Australia: l’aumento delle temperature causato dai cambiamenti climatici la sta letteralmente “cuocendo viva”. Calore che uccide alcuni organismi viventi o alghe all’interno del corallo, provocandone lo sbiancamento. Una delle principali attrazioni turistiche dell’Australia – ogni anno genera reddito per 5 miliardi di dollari australiani (3,9 miliardi di dollari) – la Grande Barriera Corallina sta per perdere lo status di patrimonio mondiale dell’Unesco, guadagnato nel 1981. Le Nazioni Unite dovranno decidere entro luglio se classificarla “in pericolo”. (ADNKRONOS)

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

I commenti sono chiusi.

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127