18 Febbraio 2017

Oltre il milione e 150mila il numero di nuovi italiani di origine straniera

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Attualmente si stima che i cittadini italiani di origine straniera siano un milione e 150 mila, seguendo questo trend a metà secolo si arriverà a 6 milioni. A rivelarlo Idos il centro studi che ogni anno cura il Dossier sulle migrazioni. “Una dinamica inevitabile che non pone solo problemi ma assicura vantaggi” si legge poi nel rapporto stilato per l’Ocse.

(Foto © Remocontro - Fotolive Fabrizio Cattina)

(Foto © Remocontro – Fotolive Fabrizio Cattina)

Oltre il milione e 150mila il numero di nuovi italiani di origine straniera. Si può calcolare che già un milione e 150 mila cittadini italiani siano di origine straniera e, se continuerà il trend, a metà secolo arriveranno a 6 milioni e influiranno per oltre il 10% sul totale della popolazione. In particolare i ‘nuovi italiani’ hanno origine albanese, per il 20,4%, e marocchina, 18,4%: comunità protagoniste di flussi di ingresso già dagli anni ’90. La stima dell’Idos, il centro studi che ogni anno cura il Dossier sulle migrazioni, in un rapporto realizzato per l’Ocse e presentato oggi alla stampa estera.

“Una dinamica inevitabile che non pone solo problemi ma assicura vantaggi”. I nuovi ingressi regolari, le nuove nascite e i richiedenti asilo hanno portato la popolazione straniera (compresa quella di nazionalità Ue) sul territorio nazionale, secondo Idos a 5,5 milioni di cittadini, di questi i cittadini di extra Ue regolarmente soggiornanti al gennaio 2016 sono 3.931.133. Quella migratoria è una dinamica inevitabile, che attuerà una “transizione demografica senza precedenti”, rileva il report, ma “non pone solo problemi, assicura dei vantaggi”: la popolazione residente straniera aumenterà di quasi 10 milioni, passando dai 4,6 milioni del 2011 a 14,1 milioni nel 2065. E in qualche modo terrà vivo il nostro Paese, visto che si ipotizza che nello stesso periodo la dinamica naturale della popolazione italiana sarà negativa per 11,5 milioni (differenza tra nuove nascite e decessi) mentre quella dei migranti positiva per 12 milioni. Per effetto di una “nuova emigrazione” dei nostri connazionali, gli italiani registrati come residenti all’estero ammontano a 5.200.000 secondo le anagrafi consolari e oltre il 50% degli italiani che espatriati negli ultimi anni sono laureati o diplomati. Lo evidenzia il centro studi Idos, in un rapporto sulle migrazioni realizzato per l’Ocse. Il numero delle cancellazioni dall’anagrafe verso l’estero, sono state 145mila nel 2015, l’8% in più rispetto al 2014. L’aumento è legato principalmente all’emigrazione di cittadini italiani (da 89mila a 102mila unità, pari a +15%), mentre i trasferimenti dei cittadini stranieri si riducono dai 47 mila del 2014 a 45 mila (-6%). (Ansa)

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