13 Luglio 2016

Dopo l’incontro di ieri in Regione, le riflessioni di Roberta Donati sull’Ospedale di Luino

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Roberta Donati è una delle fondatrici del gruppo Facebook “Comitato Io voglio l’Ospedale a Luino”. Ieri, insieme ad alcuni amministratori locali, Giorgio Piccolo, Giuseppe Taldone, Carlo Molinari e Paolo Enrico, Donati è stata invitata dal consigliere regionale Luca Marsico a confrontarsi con il neo assessore al Welfare, Giulio Gallura, sulla sanità in Provincia di Varese, soprattutto sulla situazione del nosocomio luinese. Ecco alcune sue riflessione dopo l’incontro.

Incontro tra l'assessore regionale Gallera e Marsico, sul tavolo anche la situazione dell'ospedale di Luino

Dopo l’incontro di ieri in Regione, le riflessioni di Roberta Donati sull’Ospedale di Luino. “Ieri siamo stati in regione e abbiamo chiesto a Luca Marsico, consigliere regionale, di poter parlare, conoscere e farci conoscere dal nuovo assessore al Welfare, l’avvocato Giulio Gallera. Tutto questo è nato da un’analisi fatta dai partecipanti al gruppo Facebook che, dopo sei anni di interessamento, discussione e preoccupazione, hanno visto tanti sforzi e pochi risultati, sempre messi in discussione dai tagli statali e da gestioni scellerate con un obiettivo solo, vale a dire quello di diminuire gli investimenti e di non assicurare il diritto alla salute.

Ci siamo fermati in questi mesi ad osservare non solo la nascita di comitati, ma anche il modo in cui le varie forze politiche locali si muovevano con titoloni sui giornali… quindi dopo vent’anni di politica inconcludente, dopo tentativi di raccolte firme già fatte e di battaglie già viste, abbiamo iniziato a studiare la situazione. Non credo sia importante raccogliere firme perchè è stato già fatto negli anni e non ha portato a nullaNon è efficace neanche fare lotta politica, perché è da anni che i politici locali lottano per conto loro polverizzando il potere di trattativa e l’interesse politico. L’unica cosa che ha aiutato, o almeno tamponato momentaneamente, ad evitare il taglio selvaggio all’Ospedale e al nostro diritto a curarci, sono stai i giornali e Facebook, cioè la comunicazione, sensibilizzando la popolazione sparsa in un territorio vasto e non incline unirsi. 

Siamo in un punto morto: tamponiamo con la comunicazione ma lasciamo che chi gestisce l’ospedale si permetta di chiudere la sala operatoria dalle 15 del pomeriggio fino alla mattina alle 8 il sabato e la domenica, con grave rischio per i casi urgenti. Abbiamo pensato che il primo problema fosse una zona vasta e di poco interesse perché frazionata, però abbiamo due comunità montane che riuniscono questi piccoli paesi e si fanno portavoce di tutti. Siamo 120mila persone rappresentate, non male arrivare in regione a Milano come paesino di 14mila abitanti e trovrarsi con una delegazione della Comunità Montana che rappresenta 80mila abitanti. Si fa la differenza e questo l’abbiamo fatto, abbiamo intercettato il consigliere regionale Marsico, che ha il polso della zona dei laghi visto che ci è nato e conosce bene le nostre problematiche. Così gli abbiamo chiesto di farsi portavoce e abbiamo avuto risposta positiva.

Però manca un disegno, una strategia a lungo termine, che neutralizzi la gestione dell’ospedale e informandoci abbiamo scoperto che la regione Lombardia con Expo ha chiesto di sviluppare il turismo dei laghi lombardi… poi sappiamo che ci sono parametri per far richiesta per diventare zona turistica nazionale. Ci piacerebbe diventare a tutti gli effetti zona turistica, riconosciuta in Regione e in Italia, ma preferiremmo di più se la nostra zona fosse implementata anche sotto il profilo sanitario, in proporzione agli arrivi sul territorio. Leghiamo le mani al dg dell’ospedale: nonostante il nostro territorio abbia una grande valenza turistica, non essendo riconosciuti ufficialmente, lui può attuare i tagli letto e di personale in estate… un lavoro folle. 

Ieri, infine, ho chiesto all’avvocato Luca Marsico di aiutarci con il suo staff a recuperare tutte le modalità, aiutati anche dalla Comunità Montana Valli del Verbano e dal suo presidente Giorgio Piccolo, per poter almeno capire come agire per far diventare la nostra zona a tutti gli effetti turistica. Lui ha immediatamente dato l’ok per procedere e vedere le varie possibilità, quindi oltre a fermare il taglio estivo illogico di posti letto e delle sale operatorie in una zona ad alto flusso turistico, proveremo a diventare una zona turistica lacustre. Un ringraziamento al consigliere regionale Marsico”.

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