26 Giugno 2016

Brexit minaccia anche “Game of Thrones”, “Fondamentali i fondi europei”

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C’è un trono che rischia di cadere a causa della Brexit. Non è – almeno per ora – quello della regina Elisabetta, bensì quello di “Game of Thrones”, popolarissima (e costosissima) serie che ai fondi europei attinge, e non poco, per la gioia degli appassionati del fantasy.

Brexit minaccia anche "Game of Thrones", "Fondamentali i fondi europei"Brexit minaccia anche “Game of Thrones”, “Fondamentali i fondi europei”. L’allarme arriva da un’associazione internazionale del settore produttivo, secondo la quale l’esito del referendum del 23 giugno rischia d’impoverire la tv nel Regno Unito. E di mettere in ginocchio produzioni onerose, non solo britanniche. A lanciare l’allarme – a giochi fatti – è Michael Ryan, presidente dell’Independent Film and Television Alliance (Ifta), sigla internazionale che rappresenta case di produzione indipendenti. Ryan, in dichiarazioni pubblicate da Variety e rimbalzate sui media londinesi, non ha usato sfumature: “il settore creativo” – ha sostenuto – potrebbe essere “devastato” dall’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Un grosso guaio, ha insistito, per l’industria del cinema e della tv nell’isola.

“La produzione di film e programmi televisivi è molto onerosa”, ha ricordato, senza contare che è fondata su rapporti multinazionali che il divorzio di Londra da Bruxelles scuote: “Oggi non sappiamo più come funzioneranno le nostre relazioni con produttori, finanziatori e distributori” nel continente, né quali saranno esattamente le conseguenze fiscali, ha denunciato.

L’industria dello spettacolo si è schierata in maggioranza a sostegno di Remain nella campagna referendaria britannica, ricordano i media, con un appello contro la Brexit sottoscritto da circa 300 fra attori, scrittori, musicisti e artisti vari. Saremo “più forti se rimaniamo in Europa, più fantasiosi e più creativi”, avevano affermato. Ma non è servito. E ora è tempo di fare i conti. Per la verità, Ryan ammette che al momento il quadro non è chiaro, ma le preoccupazioni sono diffuse. E coinvolgono anche una grande società di produzione Usa come Hbo, quella che firma appunto, fra l’altro, “Game of Thrones”: “Il trono di spade” nella versione italiana. Si tratta infatti di una serie girata in larga parte in Irlanda del Nord e realizzata anche grazie al sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale. Una fonte provvidenziale di finanziamento che l’addio del Regno Unito all’Ue è destinato a far svanire: come in una scena da film fantasy. (ANSA).

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