22 Aprile 2016

Domenica a Dumenza la Festa Patronale di San Giorgio. Nel pomeriggio si vola in mongolfiera

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Si terrà domenica, come consuetudine annuale, la Festa Patronale di Dumenza, dedicata a San Giorgio. Numerose le iniziative in programma per il 24 aprile, ecco il programma. Nel pomeriggio, in caso di bel tempo, è prevista la possibilità di “volare in mongolfiera” all’oratorio san Vincenzo de Paoli a Runo.

[slideshow_deploy id=’74110′]

Domenica a Dumenza la Festa Patronale di San Giorgio. Nel pomeriggio si vola in mongolfiera. Domenica 24 aprile è in programma la Festa del Patrono del Paese, San Giorgio. La giornata inizierà a partire dalle 10.30 con la Santa Messa Solenne e il Rito del Faro, presso la Chiesa parrocchiale di S. Giorgio a Runo. Al termine, oltre alla presenza della Banda Musicale di Dumenza, l’AVIS della Valdumentina preparerà un aperitivo per i presenti in loco. Dalle 14.30, invece, presso l’Oratorio san Vincenzo de Paoli, sempre a Runo, ci sarà la possibilità di “Provare a volare in Mongolfiera”, un’iniziativa per le famiglie ed i bambini. Inoltre, sarà in funzione il banco enogastronomico con salamelle, patatine e tortelle alle mele. Le altre funzioni religiose, invece, saranno celebrate alle 9 a Due Cossani, ed alle 18 ad Agra, presso il Monastero. Sarà sospesa la messa delle ore 10 proprio ad Agra.

La storia di San Giorgio, patrono di Dumenza. S. Giorgio visse nel II secolo, sotto l’impero di Diocleziano. Di questo Santo, tanto venerato ovunque, specialmente in Inghilterra, si hanno poche notizie, tuttavia si sa che fu onorato in tutta l’antichità quale soldato valoroso e martire illustre, e invocato patrono della milizia cristiana. Nacque in Cappadocia da genitori cristiani e come il Maestro Divino, crebbe in sapienza, in età ed in grazia presso Dio e gli uomini. Arruolato nella milizia imperiale, grazie alla sua perizia nelle armi e al suo valore salì al grado di capitano. Però servì assai più generosamente a Dio, combattendo sotto una ben più nobile bandiera, quella divina. Fu il campione intrepido di Gesù Cristo, il nemico giurato di Satana: non per nulla è rappresentato in atto di sconfiggere con una lancia il dragone, mentre legata ad un palo sta in atto supplichevole una fanciulla. Onde osserva il cardinale Baronio, che quest’antica usanza di rappresentare S. Giorgio non è che un simbolo della sua potente protezione contro le tentazioni del demonio. Nella terribile persecuzione di Diocleziano, il santo guerriero animava i Cristiani perseguitati a ricevere con fortezza il martirio, a non cedere alle lusinghe dei tiranni, a professare sinceramente Gesù Cristo. L’imperatore gli impose di cessare questo suo ministero e di piegarsi davanti agli dèi di Roma imperiale, ma S. Giorgio gli rispose: “Rispetto le tue leggi, ma non piego le ginocchia a terrene e false divinità”. Infuriato a tale risposta, il tiranno lo degradò, lo condannò a molti terribili supplizi, ma Giorgio miracolosamente rimase illeso, finché gli fu troncato il capo e cadde martire di Cristo il 23 aprile del 303. Nella notte precedente al martirio, gli era apparso in sogno Gesù, il quale, ponendogli sul capo una corona, gli aveva detto: “Ah! Giorgio, tu sei degno di regnare meco in eterno”.

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

I commenti sono chiusi.

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127